Malore fatale per la dottoressa Maddalena Carta. Scoppia la polemica per i turni massacranti dei medici di base
La sindaca di Dorgali: «Ogni giorno sottoposti a un grande stress con 1800 pazienti»
Dorgali Una intera comunità sconvolta dal dolore per la morte improvvisa di Maddalena Carta. medico di base del paese. 37 anni, un percorso di studi esemplare, la giovane dottoressa era ricoverata all’ospedale Brotzu del capoluogo isolano, dove era arrivata mercoledì sera, 24 settembre, in gravissime condizioni. Una situazione disperata, tanto che il suo cuore non ha retto. La giovane donna era stata colpita da un malore improvviso dopo un’intensa giornata di lavoro in ambulatorio, al servizio dei suoi assistiti, come faceva da quando aveva iniziato a seguire i suoi 1800 pazienti. Un lavoro enorme e importantissimo, che per lei era diventato una missione da compiere anche a costo di mettere in gioco la sua salute. Un rischio che purtroppo si è materializzato mercoledì sera, quando la sua esperienza le aveva permesso di riconoscere i sintomi del malessere, di chiedere aiuto e allertare i soccorsi. Un tempismo che non è bastato a salvarle la vita. Per il momento non è stato chiarito se la dottoressa abbia avuto un ictus o un infarto.
L’unica cosa certa è che la sua situazione clinica è precipitata nel giro di poche ore, tanto che la donna era stata prima trasportata all’ospedale San Francesco di Nuoro e poi, a bordo di un elicottero, era stata trasferita al Brotzu di Cagliari con grandissima urgenza. Nonostante tutti i tentativi dei colleghi di salvarle la vita, il quadro generale si è aggravato di ora in ora fino al decesso, avvenuto nella serata di ieri dopo un’agonia di 24 ore. La notizia della morte è arrivata subito a Dorgali, lasciando la comunità sotto choc.
D’altra parte, era grandissima la stima che la comunità nutriva nei confronti della giovane dottoressa. Tutti la ricordano come una persona sempre disponibile, sempre pronta a correre in aiuto di chi ne aveva bisogno, sempre con un sorriso da donare a chi incontrava nel suo percorso. Già mercoledì sera, l’intera comunità si era riunita in preghiera per lei.
I sacerdoti della chiesa di Santa Caterina, don Gianfranco Nieddu e don Pietro Moro, avevano chiamato a raccolta i fedeli per una veglia di preghiera con il Santo Rosario e la Santa messa. I cittadini di Dorgali e Cala Gonone hanno sperato fino all’ultimo in una ripresa che purtroppo non c’è stata. Tantissimi avevano risposto all’appello dei sacerdoti e la partecipazione era stata massiccia.
Il triste annuncio è arrivato direttamente dalla famiglia. Mamma Lina e papà Angelo, scrittore e insegnante in pensione, noto in particolare per l’autobiografia “Anzelinu” pubblicata nel 1981 dall’editore Einaudi. Con mamma e papà, a Cagliari, c’era anche l’altro figlio della coppia, Gianmaria. Immersi nel dolore più immenso e straziante, i Carta hanno comunque avvisato con grande dignità l’intera comunità dorgalese che aspettava notizie sulla sorte della dottoressa Maddalena. «In ospedale, a Cagliari, si è addormentata nella pace dei giusti la nostra sorella Maddalena Carta»; hanno confermato a tarda ora i portavoce della parrocchia Santa Caterina d’Alessandria di Dorgali. «Quanto accaduto – sottolinea la prima cittadina, Testone – ci fa pensare allo stress a cui i medici sono sottoposti quotidianamente. I medici dell’ospedale ma soprattutto i medici di base che hanno anche 1.800 pazienti, come li aveva Maddalena».
Una denuncia che riaccende la luce sulla complicata gestione del sistema sanitario e sulla vita in trincea dei professionisti della medicina generale, spesso costretti a rinunciare anche al riposo per venire incontro alle richieste dei pazienti. I funerali della dottoressa Carta sono stati fissati per domani alle 9.