Assistenza domiciliare, è polemica
L’opposizione: «I pazienti attendono i rimborsi da cinque mesi»
OLIENA. Opposizione all’attacco con i rappresentanti del PSd’Az, Gianfranca Salis e Marco Porcu, e dei Democratici Indipendenti, Gianfranca Boi e Peppino Carrus che firmano un’interrogazione.
«Gli assistiti della Legge 162 attendono da 5 mesi l’arrivo dei rimborsi delle spese sostenute per l’assistenza domiciliare o educativa».
Secondo i consiglieri di minoranza, alcuni pazienti non sarebbero riusciti neppure a pagare il personale che svolge il servizio a domicilio, costretto in molti casi a lavorare senza stipendio pur di non danneggiare l’utenza. «La spiegazione che è stata fornita – si legge nel documento – è che i soldi della Regione non sono ancora arrivati. Ma questa risposta non può soddisfare i molti concittadini che non possono affrontare con serenità una vita resa già difficile dai problemi di salute».
Porcu, Salis, Carrus e Boi sostengono di avere più volte proposto una soluzione a questa situazione. «Poiché si tratta di una spesa ordinaria e programmata, per pagare con regolarità le cifre dovute sarebbe sufficiente – scrivono – organizzare con tempi e modi certi i pagamenti, istituendo un fondo apposito da cui anticipare le spese che comunque arriveranno con certezza dalla Regione, essendo praticamente già stanziati. Noi consiglieri di opposizione rigiriamo la proposta al sindaco, che è anche assessore al Bilancio. E non vogliamo sentire, come risposta, che “non ci sono soldi” o che “il patto di stabilità non consente di intaccare il tesoretto che giace non speso nelle casse del comune”. D’altronde, è sotto gli occhi di tutti, soprattutto dopo le ultime spese effettuate per manifestazioni, pubblicità, feste e intrattenimenti vari, che i soldi, quando c’è la volontà politica, ci sono e si spendono».