La Nuova Sardegna

Nuoro

Santu Sidore, folla alla festa di Seuna

Santu Sidore, folla alla festa di Seuna

In migliaia nel quartiere dei massajos per l’atteso appuntamento annuale in onore del protettore degli agricoltori

28 maggio 2014
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NUORO. Sabato e domenica Seuna ha aperto le sue porte ai festeggiamenti in onore di Sant’Isidoro, patrono degli agricoltori. Nelle vie dell’antico quartiere de sos massajos si sono riversate migliaia di persone, richiamate dal ricco programma di eventi realizzato dal comitato promotore. Grazie anche alla bella giornata, già dalla mattina del sabato in tantissimi hanno affollato gli stand degli operatori di Campagna amica, il mercato agroalimentare di Coldiretti, per poi curiosare tra gli oltre 40 espositori di EXPOniAMO Nuoro. Artigiani e hobbisti hanno messo in mostra tutta la loro creatività dividendosi tra i giardini di casa Pinna e le vie intorno all’antico santuario di Nostra Signora delle Grazie. E proprio la vecchia chiesa delle Grazie, rimasta aperta per i due giorni della festa, è stata meta di fedeli e curiosi.

Al suo interno, oltre agli affreschi settecenteschi, è stato possibile ammirare le opere di Elio Moncelsi, Gianfranco Frau, Tore Campus e Adriano Pala, insieme agli allestimenti curati nei minimi dettagli da Angelo Calledda. Passeggiando per i vicoli di Seuna è stato anche possibile ammirare il percorso botanico allestito dall’Ente foreste e assistere alla tavola rotonda che si è svolta nel pomeriggio all’aperto, il tema: “Raccontare Nuoro e la Sardegna”. Una festa pensata anche per i più piccoli. Oltre 300 bambini hanno infatti potuto partecipare al battesimo della sella e giocare coi cavallini messi a disposizione dal Centro equestre S’Arbore oppure divertirsi coi giochi del parco ospitato negli giardini Pinna. Una festa nella festa che ha riempito di allegria e colore il pomeriggio del sabato. All’imbrunire, sui muri della vecchia chiesa delle Grazie è stato possibile ammirare la proiezione fotografica curata da Donato Tore. Un momento suggestivo ed emozionante che ha preceduto la cena offerta dal comitato. Pecora in cappotto, accompagnato da vino e formaggio, secondo la tradizione della festa. La serata si è poi conclusa coi balli in piazza accompagnati dall’organetto suonato dalla giovanissima Valentina Chirra. La domenica, invece, spazio alle celebrazioni religiose con la messa officiata da padre Giuseppe Magliani, parroco delle Grazie, che nel corso della predica ha richiamato l’importanza del senso dello stare insieme e il recupero di spazi di umanità che feste come quella di Sant’Isidoro permettono. Nel pomeriggio la processione è stata preceduta da una pioggia battente, attenuatasi però quando la statua del santo è uscita dalla chiesa sulle spalle degli uomini della confraternita. Ad aprire la processione, come da tradizione, il carro a buoi condotto da Giovann’Antonio Catte. Dietro i buoi al giogo e i fedeli che hanno accompagnato Sant’Isidoro lungo le vie del percorso. «Ringrazio le donne e gli uomini del comitato, senza i quali niente di tutto questo sarebbe stato possibile. Ringrazio Giuseppe Tupponi, Pasquale Selis e Checco Beccu, che sono stati priori prima di me, e ringrazio la mia famiglia. Ringrazio quindi Sant’Isidoro che ci ha regalato sabato una splendida giornata di sole e domenica la pioggia, che per gli agricoltori è un dono, e vi do appuntamento all’anno prossimo». Con queste Pierluigi Saiu, priore di Santu Sidore, ha salutato tutti e concluso una festa che, come gli anni scorsi, ha avuto grandissimo successo.

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