La Nuova Sardegna

DESULO. «Può un paese produttore d’acqua ritrovarsi a dover bere l’acqua della diga del Torrei perchè Abbanoa si rifiuta di sistemare la condotta idrica dei depositi comunali? La domanda me la pongo da quasi due mesi e la risposta è sempre la stessa: no. Non mi rimane che confidare nell’intervento dell’assessore regionale Paolo Maninchedda». Rabbia mista ad amarezza quella del sindaco di Desulo Gigi Littarru che combatte da qualche tempo per il ripristino della condotta di sa Minna. Un danneggiamento avvenuto ai tempi dell’alluvione e che nessuno ha riparato. Questo nonostante vi siano tutte le buone intenzioni. Ma i vertici di Abbanoa non danno il via libera ai lavori. In soccorso del sindaco desulese è arrivato il consigliere regionale Efisio Arbau, che con una interrogazione urgente ha chiesto all’assessore Paolo Manichedda di intervenire immediatamente presso la direzione generale dell’ente idrico. «La gestione del sistema di approvvigionamento idrico di Desulo versa in una situazione intollerabile – dice il leader di La Base – e abbiamo il dovere di dare una risposta concreta ed immediata. Ieri Arbau ha presentato un’interrogazione all’assessore Maninchedda in termini molto tassativi.

«Da diverso tempo l’acqua erogata negli abitati di Desulo è di colore giallastro e con evidenti sedimenti maleodoranti, dunque non idonea all’uso alimentare ed igienico. Una doppia beffa per un paese che è noto per le sue acque limpide, apprezzate ovunque».

Per questo il consigliere ha sollecitato «un intervento immediato dell’assessore nei confronti di Abbanoa Spa, perché le possibili conseguenze di carattere igienico sanitario, dato l’immediato rapporto tra l’acqua erogata nelle abitazioni e la salute dei cittadini, sono evidenti». Arbau va anche oltre chiedendo «di procedere alle verifiche circa la potabilità dell’acqua e della natura dei sedimenti, previa predisposizione, secondo competenze, di un piano per un diverso approvvigionamento idrico del comune». (g.m.)