La Nuova Sardegna

MACOMER. Nella causa di lavoro che ha contrapposto la società cooperativa Esedra a due ex dipendenti della società Tamuli, una partecipata del Comune messa in liquidazione degli anni scorsi, anche l’appello si è concluso a favore della cooperativa di Macomer. In seguito alla cessazione della Tamuli, la cooperativa Esedra subentrò nella gestione dei siti archeologici. Le ex dipendenti della Tamuli lamentavano con un ricorso depositato nel luglio del 2011 di essere state licenziate senza preavviso dalla Tamuli e di non essere state assunte dalla cooperativa Esedra, alla quale il comune aveva affidato l’appalto per la gestione dei siti archeologici di Macomer. Alle due ex dipedenti fu proposta in più occasioni la risoluzione del rapporto di lavoro con la successiva assunzione presso la cooperativa, proposta sistematicamente respinta. Il 10 gennaio il Tribunale di Oristano diede ragione alla cooperativa Esedra, rappresentata dall’avvocato Caterina Culeddu Dore. Il giorno 18 giugno 2014 la Corte d’Appello di Cagliari ha respinto il ricorso presentato il 25 febbraio e ha confermato la sentenza di primo grado e condannato le ricorrenti al pagamento di tutte delle spese processuali dei due gradi di giudizio. (t.g.t.)