La Nuova Sardegna

Nuoro

Orani, l’opposizione al sindaco: «Rassegni subito le dimissioni»

di Andreina Zichi
Orani, l’opposizione al sindaco: «Rassegni subito le dimissioni»

ORANI. «I consiglieri di opposizione chiedono che il sindaco di Orani ponga fine alla situazione di stallo politico - sociale che per sua incapacità si è venuta a creare, e che rassegni le dimissioni...

27 settembre 2014
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ORANI. «I consiglieri di opposizione chiedono che il sindaco di Orani ponga fine alla situazione di stallo politico - sociale che per sua incapacità si è venuta a creare, e che rassegni le dimissioni irrevocabili dalla carica di primo cittadino». Si chiude così il documento firmato dai consiglieri di opposizione e dai Democratici per Orani, in seguito allo stallo politico amministrativo venutosi a creare in questi mesi e alla decisione regionale in merito, pervenuta in questi giorni. L’assessore competente, infatti, ha decretato che il consiglio comunale di Orani è tenuto a deliberare il rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2013 entro 30 giorni dalla data di ricevimento del decreto stesso, e, decorso inutilmente tale termine, sarà nominato un commissario ad acta. Nella nota, i consiglieri d’opposizione ribadiscono in primo luogo che il sindaco Franco Pinna è stato sfiduciato dal mese di marzo, e che ciò ha creato una situazione di difficile gestione nella comunità, sia in ambito politico che sociale. Ad acuire la tensione, inoltre, a detta dell’opposizione, sarebbe stata la maggioranza, «che – scrivono – non ha mancato di accusare l’opposizione, alimentando tensioni sociali, e disegnando la figura del commissario come uno spauracchio da evitare, mandando messaggi assolutamente falsi, quali il rischio di blocco dei cantieri e l’immobilismo amministrativo». Nel documento si precisa inoltre che la crisi si sarebbe potuta risolvere con nuove e regolari elezioni a maggio, senza commissariamento né fase di stallo. «Non si capisce – conclude la nota – perché le responsabilità ricadano sull’opposizione, quando il potere decisionale è della maggioranza, né perché la mancata attuazione del programma elettorale o le promesse fatte e mai mantenute dal sindaco siano responsabilità dell’opposizione».

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