La Nuova Sardegna

ARZANA. «Sono molto amareggiato e devo dire che non me l'aspettavo dopo 10 anni di amministrazione del paese. Non mi dispiace tanto per me, perché alla fine un amministratore può mettere in conto anche questo, quanto per la comunità che merita di vivere un clima di serenità come quello che sta vivendo negli ultimi anni». È il commento del sindaco di Arzana, Marco Melis, sull'atto intimidatorio subito con due colpi di arma da fuoco esplosi contro la porta finestra del suo ufficio.

Melis, maresciallo dell'Aeronautica, ha governato Arzana per duemandati ed è in corsa con una lista civica per il terzo mandato. «In 10 anni di amministrazione del paese - ha proseguito - non ho mai avuto problemi. Mi rendo conto però che c'è sempre una prima volta, ma sono cose che fanno male.Quando sono rientrato in ufficio dopo il ponte del primo maggio ho spostato la tenda e mi sono accorto degli spari. Ero stato in ufficio l'ultimo volta giovedì scorso 30 aprile ed era tutto tranquillo, probabilmente il fatto è avvenuto durante il ponte. Saranno i carabinieri a cui ho dato l'allarme, a collocare il fatto nel tempo e, come mi auguro per la serenità della mia comunità, a trovare i responsabili».

"Non ho nulla di cui rimproverarmi - ha detto il sindaco Melis alla Nuova -, continuo a svolgere il mio compito di amministratore come faccio da dieci anni".

Ad Arzana si vota per il rinnovo del consiglio comunale e Melis si ripresenta per la terza volta alla guida di una lista civica. Il primo cittadino ha detto che conferma il suo impegno per Arzana.

Sull'episodio indagano i carabinieri. L'ultimo attentato messo a segno ad Arzana risale all'ottobre 2014, quando era stato provocato un incendio nell'albergo di Hotel Murru, provocando numerosi danni.

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La solidarietà. Intanto sono già numerosi gli attestati di solidarietà arrivati al sindaco Melis. “Esprimo solidarietà da parte mia e della Giunta regionale al sindaco Marco Melis - afferma il presidente della Regione Francesco Pigliaru -, di cui comprendo lo sgomento, e a tutta la popolazione di Arzana. Simili atti, che insidiano chi si assume responsabilità pubbliche, non turbano solo coloro contro i quali sono diretti, ma scuotono l’intera collettività. Il nuovo atto intimidatorio, nell'attesa che la magistratura e le forze dell'ordine facciano chiarezza su questo e altri episodi analoghi, ci ricorda una volta di più che l'emergenza sicurezza è una priorità, come abbiamo avuto modo di ribadire anche in occasione della visita del ministro dell'Interno Angelino Alfano in Sardegna.”

«Dura condanna per l'attentato e solidarietà al sindaco di Arzana» scrive il presidente del Consiglio delle Autonomie Locali, Giuseppe Casti. «La violenza, anche sotto forma di spari contro le finestre dell'ufficio del Municipio, non può mai essere né tollerata né accettata - afferma Casti -. Nessun motivo giustifica la violenza. Ancora una volta rimarchiamo la necessità di maggiore sostegno agli amministratori locali impegnati in prima fila a rappresentare lo Stato».

Anche il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa, interviene sul caso: “Solidarietà e totale vicinanza al sindaco di Arzana, Marco Melis, colpito da un vigliacco attentato. Ma alle parole devono seguire i fatti: sono ormai all'ordine del giorno le minacce che gli amministratori locali, a tutti i livelli, sono costretti a subire. La Regione deve scendere in campo e mostrare nei fatti la sua vicinanza totale e incondizionata alle sue donne e ai suoi uomini nel territorio”.

Sindacopoli. Nei giorni scorsi anche il Comune di Arzana era stato visitato dai finanzieri del Comando provinciale di Nuoro nell'ambito dell'inchiesta Sindacopoli che ha portato all'arresto di diversi sindaci e amministratori del centro Sardegna.