La Nuova Sardegna

Nuoro

Fucilata accidentale uccide un allevatore

di Tiziana Simula
Fucilata accidentale uccide un allevatore

Il colpo è partito dall’arma tenuta in auto mentre scaricava un sacco di mangime. La tragedia davanti alla moglie

3 MINUTI DI LETTURA





INVIATA A BITTI. Ucciso da un colpo al petto esploso accidentalmente dal suo fucile. Una terribile disgrazia costata la vita a Francesco Doneddu, 74 anni, un allevatore di Bitti, morto davanti agli occhi della moglie Pasqualina che ieri mattina, come aveva fatto tante altre volte, l’aveva accompagnato nel suo podere, nelle campagne di Gaughè, a una decina di chilometri da Bitti, alle porte di Onanì, per accudire il suo gregge.

Il colpo fatale. Il pensionato, secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori, stava scaricando dei sacchi di mangime dal sedile posteriore della sua Panda, dove c’era anche il fucile calibro 12 caricato a pallettoni: l’arma si sarebbe impigliata in un sacco, esplodendo un colpo che l’ha preso in pieno petto. Francesco Doneddu è morto sul colpo davanti agli occhi atterriti della moglie, che disperata ha chiamato i soccorsi. Ma gli operatori del 118, arrivati immediatamente a Gaughè, non hanno potuto fare niente per salvargli la vita. Questa mattina alle 11 nella chiesa di San Giorgio sarà celebrato il funerale.

Il matrimonio della figlia. Una tragedia che ha portato il lutto in una famiglia che si preparava a festeggiare un matrimonio: il 10 ottobre Francesco Doneddu avrebbe dovuto accompagnare la figlia Giuliana all’altare. E che porta altro dolore, dopo la tragica morte di uno dei tre figli, scomparso giovanissimo tanti anni fa, in un incidente stradale.

La disgrazia. Sono circa le 7.30 quando succede la tragedia. Marito e moglie a bordo della Panda grigia erano partiti presto da via Brigata Sassari, dove i coniugi abitano, per raggiungere il podere di Gaughè, sulla vecchia strada che porta a Onanì. Una decina di chilometri stretti e tortuosi. Sulla sinistra c’è il tancato di Francesco Doneddu, con il gregge che pascola tranquillo sulla collina e una rastrelliera dove sono state già sistemate diverse balle di fieno. Nel sedile posteriore della macchina ci sono alcuni sacchi di mangime da scaricare. E c’è anche il fucile, detenuto con regolare porto d’armi. Pare che ultimamente volpi o animali selvatici avessero ferito più di una pecora, un danno al suo gregge a cui l’allevatore, che è anche cacciatore, avrebbe voluto porre fine. Per questo aveva il fucile con sè. Ma il calibro 12 aveva il colpo in canna, pronto a sparare.

Un’imprudenza costata la vita all’anziano allevatore: nel portare fuori il mangime dalla macchina, l’arma si sarebbe impigliata al sacco, facendo partire il colpo. Una fucilata fatale. In pieno petto. Che non gli ha lasciato scampo. Francesco Doneddu è stramazzato a terra in una pozza di sangue, davanti allo sportello aperto della sua macchina.

La disperazione della moglie. Ad assistere impotente alla sua morte, la moglie Pasqualina. Che disperata ha lanciato subito l’allarme chiamando i soccorsi. A Gaughé sono arrivati i carabinieri di Bitti al comando del capitano Fabio Saddi e l’ambulanza del 118. Ma i sanitari non hanno potuto fare altro che accertare la morte dell’anziano allevatore. La moglie, sotto choc, è stata accompagnata a casa dalla figlia che nel frattempo aveva raggiunto il luogo della tragedia. Sul posto anche il medico legale Vindice Mingioni che ha effettuato la ricognizione esterna del cadavere, confermando che si è trattato di un incidente. Il magistrato che coordina le indagini, il sostituto procuratore Andrea Vacca, non ha ritenuto necessario disporre l’autopsia. Gli investigatori hanno delimitato l’area e ricostruito la dinamica dei fatti, mentre molti compaesani della vittima che avevano saputo della tragedia, hanno raggiunto il podere: dalla strada guardavano attoniti quel corpo a terra, coperto da un lenzuolo bianco.

Il dolore del paese. «Brava gente, è un grande dolore per tutto il paese», ha detto don Mario Mula, parroco di Bitti, dopo aver impartito alla salma l’estrema unzione. Parole di cordoglio rimarcate anche dal sindaco del paese, Guseppe Ciccolini: «Tutta la comunità si stringe attorno alla famiglia, colpita da questo terribile lutto». Oggi l’ultimo saluto del paese all’anziano allevatore, nella chiesa di San Giorgio.

Primo piano
Le indagini

Notte di violenza a Sennori, si aggrava uno dei feriti: in rianimazione ora sono in due

di Gianni Bazzoni
Le nostre iniziative