Servizio civile e bandi: comincia il processo al sindaco di Orgosolo
Tra gli imputati anche l’assessore Podda e un dipendente. In aula depone un ispettore che aveva seguito le indagini
ORGOSOLO. «A Orgosolo, in quel periodo, avevano incendiato un ufficio del Comune. Così cominciammo a indagare per capire a che cosa potesse essere legato quell’incendio, visto che era doloso, e scavando tra le voci di paese, venimmo a sapere che c’era molto malumore per la gestione di alcuni bandi per il servizio civile».
Tocca all’ispettore di polizia del commissariato di Orgosolo, Andrea Gizzi, aprire come primo testimone dell’accusa il processo che vede a giudizio per abuso d’ufficio il sindaco di Orgosolo, Dionigi Deledda, il responsabile del servizio tecnico del Comune, Agostino Murgia, e l’assessore comunale ai Servizi sociali, Bora Podda. Difesi rispettivamente dagli avvocati Basilio Brodu, Marinella Morandi, e Giovanna Angius.
Il bubbone, poi approdato in u’inchiesta e in un successivo rinvio a giudizio, era esploso nel 2011. Quando, come ha raccontato martedì 24 novembre l’ispettore di polizia chiamato a testimoniare, «nel mese di aprile erano state bandite due selezioni per scegliere alcune persone da destinare a due progetti di servizio civile». Quei bandi, ha spiegato l’ispettore, da subito avevano scatenato molti malumori a Orgosolo.