La Nuova Sardegna

Nuoro

rissa aggravata

Pena pecuniaria al giovane accoltellato in piazza Veneto

Pena pecuniaria al giovane accoltellato in piazza Veneto

NUORO. Pena pecuniaria di 300 euro per Luca Ganga, il giovane di Nuoro, accusato di rissa aggravata a seguito della quale era rimasto vittima di un accoltellamento. Ieri davanti al collegio...

09 luglio 2016
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NUORO. Pena pecuniaria di 300 euro per Luca Ganga, il giovane di Nuoro, accusato di rissa aggravata a seguito della quale era rimasto vittima di un accoltellamento. Ieri davanti al collegio presieduto da Giorgio Cannas, il pm Andrea Vacca ha chiesto una condanna a un anno e tre mesi ritenendo, come ha detto nel corso della discussione, Ganga responsabile di aver provocato i tre ragazzi all’ingresso del circolo Shark di piazza Veneto la notte del 13 ottobre del 2014. «Ritengo che il reato contestato al giovane sia stato chiaramente provato e documentato – ha detto l’accusa– Si capisce come tutta la violenza sia scaturita proprio dalle frasi dette dal giovane nei confronti di Chessa, Gusai e un terzo, minorenne all’epoca dei fatti. La rissa era partita all'ingresso del locale e dalle registrazioni si era visto un braccio, riconducibile al Ganga, che sferrava un pugno all’indirizzo del ragazzo più giovane. Tra i due erano volate parole pesanti. Ma – ha evidenziato il pm – mentre gli amici di Ganga avevano cercato di entrare nel locale lui, invece, era voluto rimanere fuori. La scena successiva, infatti, avviene in strada. Scoppia la rissa: Ganga viene aggredito e in aiuto ancora arrivano i suoi amici. Il momento dell’accoltellamento però, è stato ricostruito in aula con le sole testimonianze».

Di parere opposto il difensore dell’imputato, l’avvocato Antonello Cao che ha sempre ritenuto il suo assistito esclusivamente vittima di quanto accaduto quella sera. «Un’azione che dura 51 secondi: momenti concitati da eccesso di bevande alcoliche – ha detto il legale – nel corso dei quali i due gruppi si affrontano. Da una parte tre giovani e dall’altra Ganga, la cui unica condotta violenta può essere riconducibile a quel pugno. Poi però viene fermato, sopraffatto e accoltellato. È il gruppo dei tre sodali che lo bloccano. Lui cerca di difendersi ma non ci riesce. Lo stesso Vindice Mingioni – ha aggiunto Cao – sentito in aula ha evidenziato che non erano emersi elementi di colluttazione attiva da parte del Ganga, proprio perchè non si era potuto difendere. Ganga era e deve rimanere la persona offesa di questa vicenda e per questo – ha concluso il difensore – chiedo l’assoluzione perchè il fatto non sussiste».

Nel maggio del 2015 si era chiusa la vicenda giudiziaria degli altri tre giovani: Pietro Gusai e Giovanni Chessa, accusati di tentato omicidio avevano, il primo patteggiato 4 anni e 8 mesi, mentre l'amico, giudicato con rito abbreviato, era stato condannato a tre anni e sei mesi. L'autore dell'accoltellamento, il minorenne, era stato giudicato dal tribunale dei minori. (k.s.)

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