La Nuova Sardegna

Nuoro

Stagno di S. Teodoro rientra l’emergenza: parametri a norma

di Sergio Secci
Stagno di S. Teodoro rientra l’emergenza: parametri a norma

Per l’Asl di Olbia ora le acque sono prive di inquinamento Riparte la raccolta e la commercializzazione delle ostriche

31 luglio 2016
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SAN TEODORO. Rientra l’emergenza legata alla raccolta e alla commercializzazione delle ostriche nello stagno di San Teodoro. Due giorni fa sono arrivate le analisi effettuate dall'Asl di Olbia che dimostrano nuovamente una situazione ottimale nel pre-stagno vicino alla peschiera dove la Compagnia ostricola mediterranea alleva le prelibate ostriche che vengono poi immesse nel mercato nazionale e regionale.

Il sindaco di San Teodoro Domenico Mannironi ha quindi immediatamente revocato la precedente ordinanza che imponeva il divieto di raccolta delle ostriche a causa della presenza rilevata dai veterinari della Asl di residui fecali.

«Gli ultimi prelievi hanno evidenziato che tutti i valori sono a norma e la situazione di inquinamento rilevata nei giorni scorsi è stata dunque occasionale – spiega il sindaco – Nonostante questo, i controlli continuano e le acque dello stagno saranno monitorate quotidianamente».

Un sospiro di sollievo quindi, sia per l’amministrazione comunale teodorina, sia per la società stagno di San Teodoro spa ma soprattutto per la Compagnia ostricola mediterranea che dà lavoro a sette persone. A bloccare momentaneamente la raccolta delle ostriche, nei giorni scorsi, era stata la nota dell’Asl di Olbia. Il servizio veterinario igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche della Asl aveva infatti emesso un’ordinanza temporanea ed urgente che vietava la raccolta e la commercializzaione dei molluschi per la presenza, nelle acque, del batterio escherichia coli. Un problema, questo, che si ripresenta ciclicamente, soprattutto in estate. Sul banco degli accusati c’è il depuratore di San Teodoro che potrebbe aver scaricato nello stagno acque non depurate alla perfezione.

Proprio il sindaco Domenico Mannironi aveva chiesto nei giorni scorsi ad Abbanoa e a Gacciona, la società di depurazione, di verificare il corretto funzionamento degli impianti per evitare malfunzionamenti e disservizi.

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