Biblioteca Satta, l’ora dei licenziamenti
Inviati i preavvisi ai nove lavoratori della Cooperativa servizi bibliotecari. Tutti a casa dal prossimo 30 ottobre
NUORO. In arrivo le lettere di licenziamento per i 9 lavoratori della Cooperativa servizi bibliotecari che affiancano i 16 dipendenti della biblioteca Satta. Ieri la presidente della coop, Patrizia Satta, ha inviato i preavvisi di licenziamento «che avranno effetto a partire dal 31 ottobre».
La situazione ha origine nella legge regionale numero 2 del 2016, quella del riordino degli enti locali, che ha previsto l’ingresso della Regione nel Consorzio Satta, al posto del Comune e della Provincia di Nuoro che lo avevano fondato nel 1945. L’obiettivo era “regionalizzare” la biblioteca (così come è stato fatto col museo Man) assicurando così più soldi. Il risultato, invece, è che ora la biblioteca rischia di chiudere per mancanza di risorse finanziarie. Dopo l’esclusione dal Consorzio, infatti, il Comune si è rifiutato di versare, già da quest’anno, la sua quota: 300mila euro. La Provincia, dal canto suo, ha stanziato qualche giorno fa 165mila euro, ma solo sulla carta. Per il sindaco «è la Regione che deve mettere i soldi dal momento che il Comune è stato fatto fuori dal Consorzio». Per la Regione, invece, per rendere operativo il suo ingresso nel Consorzio è necessaria una delibera della Giunta regionale, che ancora non è stata adottata. «Fino ad allora – ha detto l’assessore regionale Claudia Firino – tocca al Comune e alla Provincia garantire i finanziamenti». A fare le spese del braccio di ferro Comune-Regione sono i 16 bibliotecari del Consorzio e i 9 della cooperativa che rischiano di perdere il posto.
I licenziamenti. «La situazione finanziaria del Consorzio è al collasso – è la denuncia del commissario straordinario del Consorzio, Vannina Mulas – Se il Comune non versa la sua quota saremo costretti a chiudere la biblioteca. Bisogna trovare una soluzione, al più presto». I tempi sono ormai strettissimi: i 9 lavoratori della cooperativa, che garantiscono anche l’apertura al pubblico della biblioteca, saranno i primi a saltare. I loro contratti scadono il 31 ottobre e difficilmente saranno rinnovati a causa della crisi del Consorzio e della riduzione del finanziamento concesso ogni anno dalla Regione per i progetti di gestione dei servizi bibliotecari. Rischiano grosso anche i 16 dipendenti del Consorzio, dal momento che l’ente non ha in cassa i soldi sufficienti neanche per pagare le mensilità di ottobre. Ovviamente a farne le spese saranno anche i nuoresi: la Satta è una biblioteca di pubblica lettura e in questi 70 anni di attività è diventata un punto di riferimento per studenti, ricercatori e amanti della lettura.
La posizione del sindaco. «Ribadisco ancora una volta la mia solidarietà ai lavoratori – dice Andrea Soddu – Ma il Comune non può finanziare un ente che ora è diventato regionale. Sulla questione abbiamo anche chiesto un parere alla Corte dei Conti che ha confermato la correttezza della nostra decisione». Per il sindaco non c’è molto da discutere. «Ora la Regione è l’unica azionista del Consorzio e deve fare il suo dovere. L’unica cosa che l’amministrazione può fare è versare i primi due ratei del contributo, per gennaio e febbraio, quando la legge regionale non era ancora entrata in vigore. Il resto deve metterlo la Regione, già da quest’anno. Ha finanziato un film di Gianni Morandi con 500mila euro e non riesce a trovare i soldi per la biblioteca Satta?».