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Un racconto di Busonera sul ritrovamento di Athena

MACOMER. Macomerese, classe 1953, Amedeo Busonera non ama essere considerato uno scrittore ma preferisce definirsi “Un romanziere molto dilettante”. Dopo aver pubblicato nel 2013 “Il vento e la spada”...

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MACOMER. Macomerese, classe 1953, Amedeo Busonera non ama essere considerato uno scrittore ma preferisce definirsi “Un romanziere molto dilettante”. Dopo aver pubblicato nel 2013 “Il vento e la spada”, romanzo che ha riscosso un incoraggiante successo di critica, l'autore è ora al suo secondo libro intitolato “Il volto di Athena”, un mix di sardità, fantasia, avventura e fatti storici che interagiscono piacevolmente tra loro tra forti sentimenti e colpi di scena. Il romanzo trae origine da due fatti realmente accaduti nel 1999 con il ritrovamento di una statuetta in bronzo della Dea Athena nel mare di Portotorres e l'abboccata di un tonno gigantesco al largo della costa nord-occidentale della Sardegna. La storia torna poi indietro nel tempo fino al 53 a.C., epoca in cui la statuetta rappresentante la Dea venne forgiata in Siria e poi portata in Sardegna dal centurione Aulo Massarius e dalla sua bellissima moglie Soraya La narrazione continua nei secoli descrivendo la prima crociata e la fine dell'ordine dei Templari per arrivare in Sardegna a Norgillo, l'attuale Norbello, e la Baia dell'arco di pietra, oggi S'Archittu, per terminare nel 1400 nel borgo di Septem Fontes, ovvero San Leonardo de Siete Fuentes. (p.m.s.)

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