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Tossilo, oggi la manifestazione nel piazzale dell’inceneritore

Tossilo, oggi la manifestazione nel piazzale dell’inceneritore

MACOMER. Riparte la mobilitazione contro la realizzazione di un nuovo inceneritore a Tossilo. Oggi alle ore 10,30 si terrà una manifestazione davanti all’impianto per protestare contro la recente...

29 ottobre 2016
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MACOMER. Riparte la mobilitazione contro la realizzazione di un nuovo inceneritore a Tossilo. Oggi alle ore 10,30 si terrà una manifestazione davanti all’impianto per protestare contro la recente sentenza del Consiglio di Stato che ha sospeso gli effetti della sentenza del Tar Sardegna, la quale aveva bloccato i lavori di costruzione del nuovo impianto di incenerimento. L’iniziativa è promossa dal movimento Liberu, ma vi aderiscono associazioni e movimenti che si battono contro l’incenerimento dei rifiuti e la realizzazione del nuovo impianto, che sostituirà le due linee di incenerimento spente la scorsa primavera. «Mentre tutta Europa procede allo smantellamento degli inceneritori – si legge in una nota di Liberu –, in Sardegna li si finanzia. Appare altresì sconcertante che dal Piano regionale sui rifiuti emerga che questo gigantesco finanziamento di oltre 40 milioni di euro serva per un impianto che dovrà essere spento entro il 2030. Un costosissimo impianto che, dopo il tempo di costruzione, resterà in funzione appena dieci anni: giusto il tempo di risolvere il problema rifiuti delle grandi città italiane per poi gettare i lavoratori sardi come limoni spremuti».

Gli fa eco la federazione Rossomori di Nuoro che in un comunicato scrive: «Vogliamo capire e chiediamo quali siano le ragioni di tanto zelo e impegno del Presidente Pigliaru nel sostegno all’inceneritore Tossilo. Nel Patto per la Sardegna si impegnano oltre 50milioni di euro per il revamping degli impianti, risorsa economica che secondo noi la Regione si dispone a bruciare accondiscendendo a un progetto industriale discutibile, obsoleto, con molti aspetti poco trasparenti e sicuramente dannoso per il territorio e per l'intera comunità sarda». La federazione Rossomori esprime quindi «piena condivisione e solidarietà alle associazioni di cittadini, associazione di comuni e società scientifiche che da anni conducono una civile battaglia per un maggior rispetto e tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini di quei territori e dell’intera comunità sarda» e si ribadisce «il pieno dissenso in ordine all’azione politica della Giunta regionale e in particolare del Presidente». (t.g.t.)

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