orgosolo
Schiacciato dal pick-up, nuovi testi
Udienza del processo per la morte di un quattordicenne
13 dicembre 2016
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NUORO. Hanno risposto alle domande con tanti non ricordo. A distanza di tre anni non sono riusciti a ripercorrere i momenti dell’incidente avvenuto nel campo sportivo del paese in cui ha perso la vita un 14enne di Orgosolo, Luciano Succu, travolto dal mezzo su cui viaggiava insieme ad altri amici.
Ieri mattina davanti al giudice monocratico Manuela Anzani sono stati sentiti tre ragazzi che quella sera erano a bordo del pick-up guidato da Pietro Mereu, l’imputato difeso dall’avvocato Francesco Carboni, chiamato a risponde di omicidio colposo.
Ma non hanno fornito tanti elementi perché ricordavano poco o nulla dei momenti successivi all’incidente che li aveva visti coinvolti.
Alcuni hanno ricordato quel movimento particolare e non prevedibile del mezzo su cui viaggiavano, che probabilmente ha causato il capovolgimento. Tutto è accaduto in un attimo alla fine di una serata di festa. Alla ricostruzione della dinamica, verrà dedicata la prossima udienza, quando verranno sentiti in aula i consulenti.
Quella sera di maggio di tre anni fa Luciano Succu era uscito per vedere una sfida di “Paint war”, un combattimento dove ci si spara con fucili caricati a proiettili di vernice. Era salito sul mezzo di Mereu che, stando alle testimonianze raccolte si era ribaltato poco dopo la partenza.
L’incidente era accaduto a tarda notte, a manifestazione finita, quando gli organizzatori stavano sbaraccando e il gruppo di amici stava andando via. Il pick-up procedeva lungo lo sterrato quando aveva cominciato a sbandare, per poi ribaltarsi.
Succu era stato sbalzato fuori dal fuoristrada, e la sponda del mezzo lo aveva colpito in pieno. I disperati tentativi di rianimarlo, purtroppo, si erano rivelati inutili. Prossima udienza il 23 febbraio. (k.s.)
