La Nuova Sardegna

Nuoro

Galtellì, sabato un sit-in del comitato Abbavona

di Cecilia Fontanesi
Galtellì, sabato un sit-in del comitato Abbavona

Nuova iniziativa di protesta delle popolazioni della Valle del Cedrino «Nessuno vuole deturpare Su Gologone ma si trovino soluzioni ai disagi idrici»

09 maggio 2017
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Il comitato Abbavona chiama a raccolta tutti i cittadini della Valle del Cedrino. Lo fa organizzando un nuovo atto di protesta per cercare di risolvere e attirare l’attenzione, ormai alta, sul problema idrogeologico del territorio, che non sembra ancora trovare la parola fine. L’appuntamento è fissato per sabato 13 a partire dalle 9,30. Il punto d’incontro per tutti coloro che volessero partecipare è, a Galtellì, in piazza Padre Pio di fronte all’incrocio per Dorgali. Il gruppo si muoverà poi verso il potabilizzatore sito in località Taddore sempre nel comune di Galtellì. La notizia della protesta rimbalza ormai da alcuni giorni sui telefoni e sui social network degli abitanti della bassa baronia. In questi anni sono state diverse le proteste organizzate dal movimento Abbavona.

La prima risale all’aprile 2015 quando durante il consiglio comunale tenutosi ad Orosei alla presenza del consigliere regionale Paolo Maninchedda i componenti del gruppo si erano presentati con l’acqua di Pedra’e Othoni, l’invaso da cui viene prelevata attualmente l’acqua, dentro bicchieri e bottiglie. Nel gennaio del 2016 invece il gruppo aveva organizzato un sit-in nell’incrocio per Loculi-Galtellì sulla 129 Trasversale Sarda in località Sologo. I componenti del comitato popolare fermavano ogni vettura che transitava e distribuivano materiale informativo. Il motto era sempre lo stesso “Cherimmusu abba vona po sa Baronia”.

Anche quella protesta aveva attirato l’attenzione delle televisioni locali. Il comitato chiede di partecipare al sit-in di sabato a tutti i cittadini: studenti, sindaci, amministratori del territorio, giovani e meno giovani. «È un momento fondamentale per la lotta, sarebbe assurdo e deleterio essere in pochi a chiedere la soluzione di un problema che riguarda ognuno di noi» il messaggio che i componenti del comitato lanciano alla popolazione.

Intanto le sterili polemiche campaniliste nate in questi ultimi mesi tra la Baronia e Oliena hanno portato anche il parroco di Galtellì, don Ruggero Bettarelli a esprimersi sulla situazione. «Stiamo assistendo a polemiche sterili, anche a livello istituzionale, fino a mettere addirittura a rischio le relazioni fra cittadini di paesi confinanti su un problema comune per gli uni e per gli altri. Proprio partendo dalle parole del Papa sulla cura della casa comune – aggiunge il sacerdote – credo che la questione Su Gologone debba essere affrontata in tutti i suoi aspetti perché siamo chiamati a condividere i beni della terra che abbiamo ricevuto in prestito e che non ci appartengono come proprietà ma abbiamo avuto solo in comodato d’uso con il dovere di preservarli per i nostri figli. Mettiamo, quindi, da parte i campanilismi ed elaboriamo idee ispirate al buon senso con l’obiettivo comune di salvaguardare le fonti de Su Gologone e individuare una soluzione alla sete della Baronia». I toni della discussione si sono alzati ultimamente sino a diventare dei veri e propri slogan come “Nessuno tocchi Su Gologone” e “Il mare di Orosei non si tocca”.

«Nessuno vuole deturpare il sito di Su Gologone con trivelle e interventi evasivi, ma non devono passare altri 30 anni prima che si arrivi a trovare la soluzione decisiva al problema idrogeologico della bassa Baronia» concludono tenaci e agguerriti i componenti del comitato popolare.

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