vertenza ottana
Gli operai hanno incontrato il prefetto
di Federico Sedda
OTTANA. Prima un sit-in davanti al palazzo della prefettura, poi un incontro con il prefetto di Nuoro, Carolina Bellantoni.I lavoratori di Ottana Polimeri e Ottana Energia hanno vissuto l’altro ieri...
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OTTANA. Prima un sit-in davanti al palazzo della prefettura, poi un incontro con il prefetto di Nuoro, Carolina Bellantoni.
I lavoratori di Ottana Polimeri e Ottana Energia hanno vissuto l’altro ieri un momento significativo della mobilitazione messa in atto da qualche settimana per ottenere il riavvio delle produzioni e salvare così i loro posti di lavoro.
Nell’incontro con la rappresentante del governo, insediatasi solo da qualche giorno, ma già investita di un problema vitale per il futuro del centro Sardegna, una delegazione di lavoratori, guidata dal segretario provinciale della Cgil, Salvatore Pinna, ha esposto la grave situazione del sito industriale, che, dopo la chiusura delle due realtà produttive del gruppo Clivati, è sull’orlo dello smantellamento totale.
«A settembre – hanno detto i lavoratori di Ottana – scadono gli ammortizzatori sociali. Il rischio, senza l’avvio del progetto di rilancio della produzione del pet, è che finiamo tutti sulle liste dei disoccupati».
Il segretario della Cgil, dal canto suo, ha chiesto l’intervento del prefetto per supportare la vertenza presso il ministero dello Sviluppo economico.
«In particolare – ha sottolineato Salvatore Pinna – chiediamo l’immediata convocazione di un tavolo tecnico volto a riprendere le interlocuzioni mirate al riavvio dell’attività produttiva. Il tutto – ha aggiunto – nell’ambito del progetto di rilancio della filiera chimica approvato all’unanimità dal consiglio regionale e sostenuto dalla giunta regionale».
Le apprensioni e le richieste dei lavoratori sono state fatte proprie dal prefetto che ha garantito il pieno sostegno alla vertenza.
«Il prefetto Carolina Bellantoni – si legge in una nota – consapevole delle criticità rappresentate dai lavoratori intervenuti all'incontro, tra cui l’imminente scadenza degli ammortizzatori sociali, ha assicurato il proprio impegno, anche d’intesa con gli organi regionali, a segnalare la situazione ai vertici istituzionali competenti in materia».
I lavoratori di Ottana Polimeri e Ottana Energia hanno vissuto l’altro ieri un momento significativo della mobilitazione messa in atto da qualche settimana per ottenere il riavvio delle produzioni e salvare così i loro posti di lavoro.
Nell’incontro con la rappresentante del governo, insediatasi solo da qualche giorno, ma già investita di un problema vitale per il futuro del centro Sardegna, una delegazione di lavoratori, guidata dal segretario provinciale della Cgil, Salvatore Pinna, ha esposto la grave situazione del sito industriale, che, dopo la chiusura delle due realtà produttive del gruppo Clivati, è sull’orlo dello smantellamento totale.
«A settembre – hanno detto i lavoratori di Ottana – scadono gli ammortizzatori sociali. Il rischio, senza l’avvio del progetto di rilancio della produzione del pet, è che finiamo tutti sulle liste dei disoccupati».
Il segretario della Cgil, dal canto suo, ha chiesto l’intervento del prefetto per supportare la vertenza presso il ministero dello Sviluppo economico.
«In particolare – ha sottolineato Salvatore Pinna – chiediamo l’immediata convocazione di un tavolo tecnico volto a riprendere le interlocuzioni mirate al riavvio dell’attività produttiva. Il tutto – ha aggiunto – nell’ambito del progetto di rilancio della filiera chimica approvato all’unanimità dal consiglio regionale e sostenuto dalla giunta regionale».
Le apprensioni e le richieste dei lavoratori sono state fatte proprie dal prefetto che ha garantito il pieno sostegno alla vertenza.
«Il prefetto Carolina Bellantoni – si legge in una nota – consapevole delle criticità rappresentate dai lavoratori intervenuti all'incontro, tra cui l’imminente scadenza degli ammortizzatori sociali, ha assicurato il proprio impegno, anche d’intesa con gli organi regionali, a segnalare la situazione ai vertici istituzionali competenti in materia».