La Nuova Sardegna

Nuoro

Tappas di Mamoiada, numeri da record nonostante la pioggia

di Nino Muggianu
Tappas di Mamoiada, numeri da record nonostante la pioggia

Ondata di visitatori mai vista prima: contati 151 pullman. Il sindaco Barone: «Con queste cifre ci servono rinforzi»

06 novembre 2017
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MAMOIADA. «Aiuto, troppi visitatori». L’edizione numero 15 di Tappas in Mamujada è stata da record. Impossibile capire il numero dei visitatori che sono arrivati da ogni angolo della Sardegna. Una marea umana che ha messo a dura prova la già rodata e quasi perfetta macchia organizzativa.

La pioggia, peraltro accolta da tutti con gioia visto il lungo periodo di siccità, non è riuscita a rovinare la giornata clou della manifestazione che rientra nel circuito di Autunno in Barbagia promossa dall’Aspen, Camera di Commercio di Nuoro. Quasi impossibile entrare nel paese dei mamuthones dalla strada provinciale 389.

Dopo le 10 del mattino una fila interminabile di auto e pullman partiva dall’ingresso del paese e si estendeva fin quasi alle porte di Nuoro. Una cosa mai vista. In tanti, infatti, hanno rinunciato alle Tappas: avrebbe significato stare in fila per un’ora. I più attenti sono arrivati dalla vecchia strada di Oliena e Orgosolo.

Una volta arrivati in paese una grande festa di popolo ha coinvolto migliaia di persone. Sicuramente questa è stata l’edizione più partecipata che ha premiato gli organizzatori, la genuinità delle cose presentate, l’indiscussa ospitalità e la serietà della gente. Tutti elementi che i visitatori hanno dimostrato di apprezzare.

Ad un certo punto le strade del centro erano coperte da una marea di ombrelli colorati: spettacolare anche quello. Un gruppo di anziani del paese ha commentato: «Questa manifestazione la devono fare fuori da Mamoiada perché il pese è troppo piccolo per contenere un numero così elevato di persone».

Il sindaco Luciano Barone che alla fine della serata di ieri era distrutto dalla fatica, così come il suo vice Mario Dessolis e l’assessore alla cultura Francesco Crisponi ha commentato: «Siamo stati presi letteralmente d’assalto – ha detto – Vista la giornata di oggi occorre riflettere sul sistema sicurezza che, vista l’ondata di persone, potrebbe essere messo a rischio. Abbiamo una popolazione di 2500 abitanti, un urbano calibrato per massimo 5mila come infrastrutture ma qui si parla di almeno 10 volte tanto. E oggi c’era anche la pioggia. C’erano 151 pullman: numeri che ci fanno onore ma anche riflettere tanto. L’accoglienza – ha aggiunto – è fatta di servizi che noi dobbiamo essere in grado di garantire, ma quando si parla di cifre come quelle di oggi come facciamo a trovare le risorse? Parlo solo dei bagni dei servizi pubblici: ne abbiamo acquistato 7 tramite il Bim ma sono insufficienti. Il volontariato che si mette a disposizione per la gestione dei parcheggi e della raccolta differenziata non ci basta più. Ci servono rinforzi».

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