La Nuova Sardegna

TORTOLÌ. Due settimale fa, il consiglio comunale ha approvato l'adozione della variante al Piano urbansitico comunale, prevalentemente relativa alle Zone C di espansione residenziale. Ma Antonio Pili, ex presidente (per due volte) del Consorzio di bonifica, per quattro lustri consigliere comunale, annuncia battaglia politica in sede di discussione delle osservazioni, contestualmente a un esposto denuncia. E attacca sostenendo che il sindaco Cannas avrebbe gratificato «il suo Puc con l’appellativo di “socialista”, mentre il consigliere Chessa ha aggiunto quelli di limpido e onesto: li definisco titoli taroccati». Continua l’affondo. «Nelle aree a ridosso della circonvallazione – spiega Pili, di professione avvocato – a mio parere sarebbe stata messa a segno un’operazione estemporanea, con il trasferimento di ben 8mila metri cubi di volumetrie dai lotti originari a terreni agricoli di proprietà. Gli stessi terreni agricoli, soprattutto agrumeti, che la giunta Cannas, così come le due precedenti, aveva sempre dichiarato di volere salvaguardare». E prosegue: «Per 13 anni, i lotti scippati, fra i quali quelli della famiglia Pili, erano stati considerati dai tre Puc in adozione quali destinatari di una cubatura 0.25. Una cubatura bassa, ma accettabile in una logica di redistribuzione tra le zone votate all’espansione edilizia». Pili rimarca: «Poi, all’improvviso, la decisione della giunta Cannas. Un Puc socialista? Meglio definirlo sovietico, in quanto deciso dal politburo municipale». E contesta il fatto che durante la seduta consiliare di giovedì 1 «non ho avuto possibilità di intervenire per ottenere spiegazioni, perché mi è stata negata dal sindaco». (l.cu.)