Calcio
«Project, la Regione si adegui»
Il consigliere Deriu (Pd) interviene dopo la sentenza del Consiglio di Stato sul progetto di finanza
30 marzo 2018
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NUORO. Superare subito l’empasse che blocca il Project financing di Nuoro dichiarato legittimo nell’impianto originario dal Consiglio di Stato. Roberto Deriu, consigliere regionale del Partito democratico interviene per la prima volta nel dibattito sulla complessa vicenda e richiama la Regione a quelle che, a suo giudizio, sono le responsabilità dei vertici regionali. Lo fa partendo da un assunto: Nuoro non rinuncerà al suo ruolo regionale nel sistema sanitario della Sardegna.
«Su questo – è il preambolo di Deriu – sono certo di rappresentare l’unanimità della cittadinanza. Dobbiamo difendere la qualità dei servizi, le capacità professionali, la funzione sociale e la tradizione storica della sanità nuorese. La Regione ottemperi quindi subito a quanto deciso dal Consiglio di Stato in merito al Project financing ridefinendo il quadro a partire dall’impianto originario del progetto, superando invece le successive modificazioni, dichiarate illegittime».
La recente sentenza dei giudici amministrativi, lungi dal ripianare i contrasti tra il Polo sanitario per la Sardegna centrale e la Assl nuorese, che si sono scontrati a più riprese nelle aule della giustizia amministrativa, ha ulteriormente accentuato la frattura tra le due controparti. «In conformità alla sentenza del Consiglio di Stato, che ha decretato la validità e l’adeguatezza del Project financing di Nuoro, occorre adempiere nel più breve tempo possibile per attuare le misure indispensabili a garantire l’impianto contrattuale oggi vigente, valorizzando il progetto nella parte dichiarata legittima dalla sentenza» prosegue Roberto Deriu. Per il consigliere, già componente (dimissionario) della commissione regionale d’inchiesta sui costi della sanità sarda, è ora indispensabile eseguire quanto disposto dalla sentenza soprattutto per la tutela dei circa cinquecento lavoratori impiegati nel maxi progetto di finanza dal costo di quasi un miliardo di euro per 27 anni che prevede la realizzazione di strutture sanitarie e la gestione di diversi servizi.
«La confusione generata in questo momento non deve ricadere sui 500 lavoratori» auspica il consigliere regionale nuorese che prosegue: «In questa fase è oltremodo importante focalizzare l’attenzione su un altro aspetto del Project financing: il completamento delle strutture e l’avvio dei servizi non ancora attivi nel territorio, fondamentali per tutti i cittadini». Il ragionamento riguarda la centralità della sanità nuorese che non può essere in alcun modo minata dalle conseguenze di contenziosi, i cui esiti sono imprevedibili anche alla luce della sentenza del Consiglio di Stato. «Occorre – conclude Deriu– una politica attenta e vigile, che concili le esigenze di razionalizzazione del sistema con la rilevanza e il potenziamento di un progetto costruito per il rilancio della sanità nuorese». Tace invece l’assessore regionale alla Sanità Luigi Arru che pure all’indomani del pronunciamento del Tar Sardegna favorevole alla Assl di Nuoro, che aveva annullato in autotutela sia l’atto aggiuntivo numero 2 (bocciato dal Consiglio di stato a differenza del contratto originario che potrà però essere impugnato di fronte al tribunale ordinario) aveva commentato la sentenza. (g.f.)
«Su questo – è il preambolo di Deriu – sono certo di rappresentare l’unanimità della cittadinanza. Dobbiamo difendere la qualità dei servizi, le capacità professionali, la funzione sociale e la tradizione storica della sanità nuorese. La Regione ottemperi quindi subito a quanto deciso dal Consiglio di Stato in merito al Project financing ridefinendo il quadro a partire dall’impianto originario del progetto, superando invece le successive modificazioni, dichiarate illegittime».
La recente sentenza dei giudici amministrativi, lungi dal ripianare i contrasti tra il Polo sanitario per la Sardegna centrale e la Assl nuorese, che si sono scontrati a più riprese nelle aule della giustizia amministrativa, ha ulteriormente accentuato la frattura tra le due controparti. «In conformità alla sentenza del Consiglio di Stato, che ha decretato la validità e l’adeguatezza del Project financing di Nuoro, occorre adempiere nel più breve tempo possibile per attuare le misure indispensabili a garantire l’impianto contrattuale oggi vigente, valorizzando il progetto nella parte dichiarata legittima dalla sentenza» prosegue Roberto Deriu. Per il consigliere, già componente (dimissionario) della commissione regionale d’inchiesta sui costi della sanità sarda, è ora indispensabile eseguire quanto disposto dalla sentenza soprattutto per la tutela dei circa cinquecento lavoratori impiegati nel maxi progetto di finanza dal costo di quasi un miliardo di euro per 27 anni che prevede la realizzazione di strutture sanitarie e la gestione di diversi servizi.
«La confusione generata in questo momento non deve ricadere sui 500 lavoratori» auspica il consigliere regionale nuorese che prosegue: «In questa fase è oltremodo importante focalizzare l’attenzione su un altro aspetto del Project financing: il completamento delle strutture e l’avvio dei servizi non ancora attivi nel territorio, fondamentali per tutti i cittadini». Il ragionamento riguarda la centralità della sanità nuorese che non può essere in alcun modo minata dalle conseguenze di contenziosi, i cui esiti sono imprevedibili anche alla luce della sentenza del Consiglio di Stato. «Occorre – conclude Deriu– una politica attenta e vigile, che concili le esigenze di razionalizzazione del sistema con la rilevanza e il potenziamento di un progetto costruito per il rilancio della sanità nuorese». Tace invece l’assessore regionale alla Sanità Luigi Arru che pure all’indomani del pronunciamento del Tar Sardegna favorevole alla Assl di Nuoro, che aveva annullato in autotutela sia l’atto aggiuntivo numero 2 (bocciato dal Consiglio di stato a differenza del contratto originario che potrà però essere impugnato di fronte al tribunale ordinario) aveva commentato la sentenza. (g.f.)