La Nuova Sardegna

Nuoro

Orosei, odissea-docenti di sostegno

di Cecilia Fontanesi
Orosei, odissea-docenti di sostegno

La vicenda di un bambino rimasto senza assistenza specializzata in classe

25 settembre 2018
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OROSEI. La storia di Diego è simile a quella di tanti bambini affetti da disabilità che frequentano le scuole di ogni grado, per loro e i loro genitori i primi giorni di scuola sono sempre più difficili rispetto a quelli vissuti dalle altre famiglie. Accompagnato dai suoi genitori Arianna Cucca e Giacomo Piredda, Diego lo scorso giovedì ha iniziato a frequentare la prima classe della scuola secondaria di primo grado “Giovanni Antonio Muggianu”. L’amara scoperta per i genitori di Diego è stata quella di non trovare in classe l’insegnante di sostegno del proprio figlio, ad oggi non ancora entrato in servizio. «Eppure come da prassi abbiamo inviato la dovuta documentazione nel mese di giugno, malgrado questo ad oggi Diego non ha ancora né l’insegnante di sostegno né l’assistente di base – raccontano i genitori – anche se possono sembrare solo pochi giorni per nostro figlio sono importanti per entrare in relazione con i professori e gli altri compagni e senza l’aiuto di una figura adatta e specializzata come quella dell’insegnante di sostegno questo non può avvenire in maniera automatica e serena per Diego, che potrebbe risentirne anche dal punto di vista emotivo». I genitori di ragazzi affetti da disabilità sono tenuti a inviare alla scuola la diagnosi funzionale che spiega i disturbi del ragazzo e ciò di cui necessita. Diego ha un disturbo del neurosviluppo che si caratterizza per linguaggio e aspetti comportamentali non adeguati alla sua età, difficoltà motorie, di attenzione e apprendimento. Considerato che i fondi statali non arrivano mai dove dovrebbero Arianna e Giacomo sin dalle scuole elementari si sono preoccupati di acquistare a loro spese un computer dotato di stampante e occorrente necessario attraverso cui Diego può partecipare più attivamente alle lezioni. «A breve in aula dovrebbero sistemare la postazione per il computer, che ancora manca. Ci siamo preoccupati di fornire la diagnosi funzionale a tutti i docenti in modo che siano ben a conoscenza della situazione di nostro figlio. Abbiamo paura che il ritardo nelle nomine dell’insegnante di sostegno possa influire sul suo umore, come è già successo. Diego si accorge non poter partecipare attivamente come gli altri compagni alla lezione, nervosismo e frustrazione potrebbero portarlo ad un rifiuto per la scuola e non vogliamo che succeda» concludono i genitori. Intanto dalla scuola fanno sapere che le nomine stanno avvenendo in questi giorni quindi a breve l’insegnante per Diego entrerà in servizio, ci vorrà un po’ di più probabilmente per l’assistente di base inviato dal comune.

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