La Nuova Sardegna

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ottana 

All’anfiteatro il film sul canto a tenore

di Federico Sedda
All’anfiteatro il film sul canto a tenore

Venerdì sera è prevista la proiezione del documentario “A Bolu”

22 ottobre 2019
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OTTANA. Proiezione del docufilm “A bolu” sul canto a tenore e attivazione di due laboratori creativi destinati ai bambini denominati “Sbalzi di rame” e “L’arte incontra l’arte”: queste le iniziative culturali e didattiche che si terranno a Ottana nell’ambito del programma di Cortes apertas che questo fine settimana, a partire da venerdì, faranno tappa per tre giorni nel paese barbaricino. Il film verrà proiettato venerdì 25 ottobre a partire dalle 20 nell’anfiteatro comunale “Andrea Parodi” o, in caso di maltempo, nella palestra comunale. L’iniziativa è curata dal tenore “Santa Maria di Otzana”. Il docufilm, realizzato da Davide Melis (regista), Luca Melis (fotografia) ed Elvio Melas (suono) e prodotto dalla “Karel film production” con la collaborazione dell’ l’etnomusicologo Sebastiano Pilosu che ha curato anche la direzione artistica, racconta, in lingua sarda, “il volo” attraverso la Sardegna alla scoperta di una delle più autentiche culture dell’isola: il canto a tenore, che nel 2005 è stato riconosciuto dall’Unesco patrimonio immateriale dell’umanità. Le attività creative rivolte ai bambini si terranno, invece, nel museo Mat (museo arte e tradizioni) sabato e domenica prossimi, 26 e 27 ottobre. I due laboratori didattici, organizzati dall’associazione culturale Sa Ilonzana, coinvolgeranno i bambini di età superiore ai 5 anni che, accompagnati da un adulto, visiteranno il museo. E’ consigliata, anche se non obbligatoria, la prenotazione al numero 349 7395990. Le attività si terranno, per un numero massimo di dieci bambini per laboratorio, dalle 16 alle 17.30. In particolare, con l’attività “Sbalzi di rame” verrà riprodotto l’antico strumento di “s’affuente”, il piatto in ottone che, percosso con una grossa chiave, scandisce il ritmo del ballo sardo. Il laboratorio denominato “L’arte incontra l’arte” riguarda, invece, il rapporto tra i bambini e i boes e merdùles, le maschere etniche di Ottana. “Si tratta – spiegano gli organizzatori – di un dialogo tra arte e maschere tradizionali. Inoltre, nel laboratorio creativo, verrà data vita a divertenti opere colorate ispirate ai dipinti dei più grandi artisti di sempre”. I bambini, insomma, avranno modo di dare sfogo alla loro fantasia creativa.



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