La Nuova Sardegna

ULASSAI. Nannai climbing home è una base creata da sei arrampicatori (due soli italiani), in prima fila non solo per l’attività sportiva e l’ospitalità a tanti climber di numerose nazionalità, ma anche per tenere pulito il territorio del Comune dei Tacchi e dell’area della vallata del Pardu. Vera e propria ricchezza per tutti gli appassionati del genere. «Nannai climbing family non ha paura di sporcarsi le mani»: con questo motto alcuni giorni fa, Nannai climbing home ha lanciato un appello. «Ispirati dall’evento EcoClimb – hanno spiegato gli organizzatori – siamo pronti a seguire la scia contribuendo con la pulizia integrale dei settori presenti ad Ulassai. Appuntamento per tutti i paladini dell'ambiente nel campo sportivo di Ulassai. A seguire, per coloro che porteranno la propria busta di immondizia piena, Nannai metterà a disposizione la propria terrazza per una bella grigliata (se il Dio Vento lo permetterà) e tante buone vibrazioni». Il successo dell’iniziativa ecologista è stato grande. «È solo un po’ di carta igienica, è solo qualche pezzetto di plastica – è stato rimarcato – ma se moltiplichi una piccola quantità di spazzatura per un'estate intera piena di gente ecco cosa succede: interi sacchi raccolti».

Per poi concludere: «Un applauso a questi climber motivati che hanno voluto aiutarci a mantenere Ulassai pulita per tutti. E ricorda: il motto “non lasciare traccia” è il modo giusto di dire la tua». I sei climbers reatori di Nannai climbing home spiegano di avere voluto dare vita a una base «a una climbing home tutta nostra, un posto per gli arrampicatori dove potere essere circondati da paesaggi e roccia mozzafiato». (l.cu.)