La Nuova Sardegna

Nuoro

Dorgali, un autobus di solidarietà

di Nino Muggianu

Un avvocato e un sacerdote lo porteranno in Africa per le trasferte di una squadra di calcio di ragazzi 

27 novembre 2019
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DORGALI. Una squadra di ragazzi di un villaggio del Benin sogna di arrivare nella serie A del Paese africano. Il primo passo si concretizzerà a Natale quando sotto l’albero a sorpresa quest'anno troveranno nientemeno che un bus. Niente renne o slitte, ma i tre re magi, alias Luca Fancello, Gabriele Deplano e padre Martin Fabi, hanno riempito un pullman di tutto il necessario per affrontare il campionato ma anche tanto materiale didattico. Un bus carico di «solidarietà, amore e pace» che parte alla volta del Benin sotto l'egida della Federazione Internazionale per la Pace (Upf), un’unione a livello globale di persone e organizzazioni con lo scopo di realizzare un mondo di giustizia, prosperità e pace per tutti.

Il progetto comincia sette anni fa. Galeotto fu l'incontro tra l'avvocato dorgalese Luca Fancello e il missionario ecumenico padre,Martin Fabi. «Ci siamo conosciuti casualmente quando era venuto in Sardegna. Conoscenza che si è tramutata in vera amicizia – racconta Fancello –. Mi ha parlato di questo progetto che aveva due valenze , una umanitaria -educativa e una sportiva». Meta un villaggio di circa 10 mila abitanti, dove il padre ha fondato una squadra di calcio, la Sun Wiunit Football Club e una scuola centro educativo al servizio di vari villaggi.

La squadra di calcio, che è guidata da Saturnin Allagbè, portiere della nazionale che ha partecipato alla Coppa d'Africa nel 2019, partendo da un livello regionale vuole arrivare al massimo campionato nazionale. Il problema sono sempre state le enormi distanze da percorre lunghissime trasferte, le più lunghe anche di 700 chilometri. «Mancava il mezzo di trasporto in buone condizioni per trasportare lo staff tecnico ma anche portarsi dietro un po della tifoseria, molti dei quali non hanno a disposizione un proprio mezzo. Avere un pullman per la squadra era un sogno che sembrava irrealizzabile per l'impossibilità di avere i fondi necessari», confessa l'avvocato Fancello.

Ci sarebbe voluto un miracolo. E la provvidenza si è materializzata facendo incontrare padre Martin e Luca Fancello. «Perché non doniamo un bus alla squadra di calcio?». Un'utopia nata sotto il campanile della chiesa parrocchiale di Santa Caterina D'Alessandria a Dorgali, dove l'avvocato Luca Fancello ha casa in uno dei palazzi storici di Dorgali. Detto fatto. Niente è impossibile, basta volerlo. Così è iniziato un cammino, prima alla ricerca di fondi necessari per mettere le gambe al sogno: circa sette mila euro. «Una somma che piano piano siamo riusciti a racimolare grazie alle persone caritatevoli di Dorgali che ci hanno dato un grossa mano. Ma poi, ogni volta che sembrava che fossimo vicini alla realizzazione del sogno, arrivava qualche intoppo. Diversi i pullman, naturalmente si parla di mezzi usati, che avevamo individuato ma poi si scopriva che avevano qualche problema o erano troppo datati o comunque non avrebbero garantito un trasporto di persone in sicurezza di persone in strade non certo al meglio». Lasciar perdere tutto? Manco per idea , ogni volta si ripartiva con entusiasmo maggiore. Poi, due anni fa, l'incontro decisivo. «Abbiamo incontrato il signor Gabriele Deplano, titolare dell'omonima ditta di bus da trasporto persone, che ci ha donato un bus di 55 posti. Adesso, noi paghiamo la trasferta fino a Genova dove il bus sarà imbarcato in una nave mercantile alla volta Porto Novo.

Il bus parte martedi alle volta di Olbia per poi arrivare a Genova, ma non partirà vuoto. la squadra ha bisogno delle divise e dell'occorrente per disputare un campionato di calcio. «Grazie alla dirigente della Dorgalese, Anna Ascione, che ha sensibilizzato le mamme del settore giovanile, abbiamo reperito divise, scarpette, giubbottini , zainetti – dice l’avvocato Luca Fancello –, io ho acquistato un po di palloni. Assieme a queste attrezzature abbiamo inviato anche materiale per la scuola dell'infanzia».

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