La Nuova Sardegna

Nuoro

Le minacce non fermano la lotta alla peste suina

di Giusy Ferreli
Le minacce non fermano la lotta alla peste suina

Ieri a Baunei l’Unità di progetto della Regione ha ripreso gli abbattimenti Prosegue l’opera di eradicazione dopo i gravi episodi delle ultime settimane 

30 novembre 2019
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BAUNEI. Minacce e intimidazioni non hanno fermato l’azione dell’Unità di progetto per l’eradicazione della peste suina africana. Dalle prime luci dell’alba di ieri, nelle campagne di Urzulei e Baunei, rispettivamente nelle località “Teletotes” e “Margini”, gli uomini della task force hanno dato il via all’abbattimento di alcuni branchi di maiali allevati al pascolo brado. Come accade da un anno e mezzo a questa parte, ovvero da quando è iniziata l’offensiva per debellare definitivamente la malattia che ha messo al tappeto la filiera suinicola sarda, nel mirino della macchina regionale sono finiti i maiali non registrati all’anagrafe animale e quindi ufficialmente senza proprietari e, circostanza ancor peggiore, mai sottoposti ai controlli sanitari. Sul posto sono intervenuti i veterinari dell’Ats e dell’Istituto zooprofilattico sperimentale, gli uomini del Corpo forestale e il personale di Forestas. Le attività, avviate alle prime luci dell’alba in collaborazione con la Prefettura e la Questura di Nuoro, si sono concluse nel primo pomeriggio.

Il contrasto alla malattia di recente ha registrato due episodi che hanno fatto piombare l’Ogliastra in un clima di tensione. Un primo allarme è scattato la scorsa settimana: all’alba di venerdì il colpo di fucile sparato in aria dall’anziano porcaro di Baunei Cesare Carta all’avvicinarsi di uomini e mezzi della task force ha mobilitato le forze dell’ordine. L’allevatore, militante del Movimento pro territorio, dovrà ora difendersi dalle accuse di resistenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio. La notte seguente diverse minacce di morte, riferite al blitz dell’Unità di progetto, sono comparse all’entrata del paese all’indirizzo del sindaco Salvatore Corrias. L’ultima, delicata fase della lotta contro la peste suina africana in Sardegna registra questi colpi di coda ma la corsa verso l’abbattimento delle poche centinaia di “irregolari” che pascolano nelle campagne della zona rossa a cavallo tra Ogliastra e Barbagia sembra inarrestabile. All’appello ormai mancano pochi capi. Dopo il loro abbattimento, l’Unione europea, così come preannunciato durante la visita ad Urzulei del commissario per la Salute e la sicurezza alimentare Vytenis Andriukaitis, potrà finalmente togliere le restrizioni vigenti sulla commercializzazione di carne e prodotti della filiera suinicola sarda. A quel punto, il comparto potrà esprimere le sue grandi potenzialità e anche l'importazione di carni per produrre prosciutti perderà peso. Un obiettivo a portata di mano che necessita di un ultimo, poderoso sforzo sui territori dell’area infetta, ultima e unica terra di nessuno per i clandestini.



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