La Nuova Sardegna

Nuoro

Licenziati, stanziati tre milioni

di Federico Sedda

Polo industriale di Macomer-Ottana: chi ha perso il lavoro potrà avere un contributo o un reimpiego

12 dicembre 2019
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MACOMER. Anche i lavoratori licenziati dalle aziende in crisi del polo industriale Ottana-Macomer e che hanno terminato la mobilità ordinaria nel 2015 potranno usufruire di un contributo economico o, in alternativa, essere impiegati nei cantieri comunali. Per dare gambe a questo percorso, che riguarda una platea di circa 250 ex lavoratori rimasti senza ammortizzatori sociali, la giunta regionale, su proposta dell’assessore al Lavoro, Alessandra Zedda, ha destinato la somma di 3milioni di euro. A dare notizia dell’importante progetto predisposto dalla Regione è un comunicato dei sindacalisti Jose Mattana (Cgil) e Katy Contini (Cisl) che da sempre seguono le vicende dei lavoratori del centro Sardegna e, in particolare, di quelli del dissolto polo tessile. La nota parte dalle vicende successive al dramma del licenziamento. «Con la legge regionale n. 25 del 2018 – si legge nel comunicato – venivano approvate le misure a favore degli ex lavoratori provenienti in prevalenza dalle aziende tessili di Ottana e Macomer e da altre più piccole come la Cartonsarda. In particolare, l’intervento riguardava 130 ex lavoratori che avevano terminato la mobilità ordinaria nel 2016 e non avevano fatto in tempo a presentare la domanda di mobilità in deroga. Dai benefici di questa legge, però, erano stati esclusi 36 ex lavoratori perché non in regola con i requisiti previsti in quanto avevano terminato la mobilità ordinaria negli anni 2015 o 2017». Il caso innescò una forte reazione dei sindacati e dei lavoratori che portò a una soluzione del problema. «Anche grazie al sostegno di alcuni consiglieri regionali della scorsa legislatura – sottolineano Katy Contini e Jose Mattana – siamo riusciti a riammettere i 36 ex lavoratori inizialmente esclusi. Nei giorni scorsi è stato emanato l’avviso pubblico che permetterà agli interessati di presentare domanda per accedere ai benefici. Questo precedente – si fa sapere nella nota – ci ha dato la possibilità di chiedere all’attuale assessore regionale al Lavoro, Alessandra Zedda, di valutare la necessità di intervenire in favore di una più ampia platea di lavoratori in un territorio, come il nostro, fortemente disagiato e con alti tassi di disoccupazione, inserendo tra i beneficiari anche coloro che hanno terminato la mobilità ordinaria nel 2015. L’assessore, dimostrando grande sensibilità, si è attivata presso la giunta regionale per individuare e ottenere le risorse necessarie per realizzare l’intervento». Da qui la destinazione dei 3 milioni di euro a favore di circa 250 ex lavoratori licenziati e senza ammortizzatori sociali ordinari e in deroga e che si trovino in una situazione di ridotta occupazione. «Gli interessati – spiega la nota – potranno scegliere di avere un contributo economico e, in alternativa, di essere impiegati nei cantieri comunali a condizione che non abbiano usufruito della mobilità in deroga negli anni 2016 e 2017 e degli interventi che hanno consentito il recupero dei 36 lavoratori inizialmente esclusi. L’accordo – concludono Katy Contini e Jose Mattana – purtroppo non dà risposte occupazionali, ma è pur sempre una boccata di ossigeno per tante famiglie da anni senza lavoro».



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