La Nuova Sardegna

Nuoro

l’iniziativa 

“Cara a bidda”: un giornale per dare voce a Urzulei

di Giusy Ferreli

URZULEI. “Cara a bidda” (faccia al paese): la parola passa alla comunità di Urzulei. Una pubblicazione voluta dall’associazione Sociu pro su giocu de sa murra e aperta al contributo di associazioni e...

06 gennaio 2020
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URZULEI. “Cara a bidda” (faccia al paese): la parola passa alla comunità di Urzulei. Una pubblicazione voluta dall’associazione Sociu pro su giocu de sa murra e aperta al contributo di associazioni e cittadini servirà a tessere i fili della coesione sociale nel borgo ai piedi di Monte Gruttas. Le venti pagine del numero zero del giornale, che finanziato in parte dal Comune guidato da Ennio Arba, racconta i molteplici aspetti della vita del centro ogliastrino, sono state presentate l’altra sera nella sede dell’info point dai responsabili dell’associazione da sempre molto attiva nella valorizzazione della cultura e dell’identità sarda. «Il paese – ha sottolineato a questo riguardo Fabrizio Vella, a capo del sodalizio che, tra le altre cose organizza ogni estate il campionato regionale della morra – ha molte carte da spendere. Abbiamo un territorio da promuovere e tradizioni da salvaguardare e valorizzare. Vorremmo che questa pubblicazione diventasse un laboratorio in grado, con l’aiuto di tutti, di rappresentare la nostra comunità anche all’esterno». Diverse copie di “Cara a bidda”, che contiene articoli scritti in sardo – come l’editoriale che illustra le finalità della pubblicazione – e in italiano, verranno spedite dagli amministratori alla comunità urzuleina emigrata nella Penisola. Il paese, in particolare tra gli anni 60 e 70, fu interessato da una forte ondata migratoria verso il centro Italia. Oltre 400 persone, soprattutto uomini, in quelli anni raggiunsero l’Umbria, la Toscana e le Marche e lì si stabilirono per lavorare come pastori. «Vogliamo rinsaldare i rapporti con i nostri emigrati. Per questa ragione spediremo i numeri del giornale nella Penisola» ha detto il sindaco Arba che ha creduto nell’iniziativa di Vella e degli altri soci finanziando la pubblicazione di “Cara a bidda”. Che in prima pagina sfodera una splendida veduta aerea del centro ogliastrino.

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