La Nuova Sardegna

Nuoro

Talana, assalto con l’ascia alle Poste

Talana, assalto con l’ascia alle Poste

Due rapinatori minacciano i tre dipendenti e fuggono con poche centinaia di euro

15 febbraio 2020
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TALANA. Ancora una rapina all’ufficio postale di Talana. Ieri mattina intorno alle 11, due malviventi a volto coperto e con in mano un’ascia e quella che a prima vista è sembrata arma da fuoco, hanno fatto irruzione nei locali di via Vittorio Emanuele. I due, dopo avere sfondato la porta che separa l’area riservata al pubblico da quella riservata al personale, hanno preso i pochi soldi presenti nella cassa per le operazioni. Il bottino ammonta a poche centinaia di euro. Al momento della rapina, erano presenti la direttrice (e unica impiegata) e un tecnico che sono riusciti a dare l’allarme e a nascondersi. Nel teatro del colpo sono intervenuti i carabinieri della stazione che alla ricerca di elementi utili alle indagini hanno istituito dei posti di blocco e sentito i primi testimoni. Al vaglio dei militari anche i video degli impianti di sorveglianza che si trovano nella zona delle Poste.

Non è la prima volta che i rapinatori prendono di mira l’ufficio postale di Talana. Il 30 marzo dello scorso anno un malvivente solitario aveva tentato, senza però riuscirci, un analogo assalto. Verso l'orario di chiusura, armato di pistola e con volto coperto aveva minacciato l'impiegato per farsi aprire la porta blindata che porta ad una cassaforte ma non aveva fatto in tempo a raggiungerla. L'intervento dei carabinieri, allertati quasi subito, aveva messo in fuga il rapinatore che era scappato dileguandosi per le vie del paese.

Nel dicembre del 2018 un altro bandito solitario aveva avuto più fortuna. In quell’occasione il malvivente era riuscito a impossessarsi di 50mila euro facendo perdere le sue tracce.

Profondamente amareggiato il sindaco, Franco Tegas, che, nel corso dei suoi tre mandati, ha dovuto confrontarsi tante volte con questi episodi. «Dobbiamo capire che questo servizio è vitale per la nostra comunità e che dobbiamo tenercelo ben stretto. Non ci sono forze dell'ordine o videocamere che servano se non c'è una crescita sociale e culturale dell'intera comunità», ha dichiarato il primo cittadino. Prosegue intanto la caccia ai rapinatori che però sarebbero riusciti a non lasciare tracce utili alle indagini. (g.f.)

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