La Nuova Sardegna

MACOMER. Un bancomat clonato e due distinte transazioni non in euro ma addirittura in dollari. A cadere nella rete sempre più insidiosa e sofisticata delle truffe sulle carte di credito questa volta è stato chi da sempre lavora in prima fila per supportare e portare conforto alle persone bisognose, la Caritas di Macomer. La notte scorsa, sulla ricaricabile normalmente utilizzata per effettuare gli acquisti periodici di beni di prima necessità destinati alle tante persone che anche nella cittadina del Marghine vivono in condizioni di difficoltà economica, sono partiti due pagamenti anomali che hanno immediatamente insospettito il responsabile della Caritas macomerese.

In tutto, l'operazione effettuata attraverso clonazione ha fruttato fortunatamente una cifra irrisoria, circa 40 dollari americani, che corrispondono a poco più di 36 euro. La carta della Caritas è stata tempestivamente bloccata e l'accaduto denunciato alle forze dell'ordine, che ora cercheranno di ricostruire gli ultimi movimenti.

Negli ultimi anni il numero delle persone che si sono rivolte alle Caritas parrocchiali di Macomer è aumentato in misura notevole. Si tratta dei cosiddetti “nuovi poveri”: padri separati, ragazze madri, giovani che hanno perso il posto di lavoro o semplicemente famiglie, un tempo benestanti, che ora non riescono ad arrivare alla fine del mese.

A Macomer, l’organismo parrocchiale facente capo alla Diocesi di Alghero-Bosa, si fa in quattro. Ogni parrocchia ha la sua. Nelle chiese di San Pantaleo, San Francesco, della Santa Famiglia e della Madonna Missionaria gruppi di volontari accolgono le richieste di chi si trova in difficoltà. L’aiuto della Caritas può arrivare in diversi modi: con la donazione di abiti usati, beni di prima necessità oppure col pagamento delle bollette della luce, del gas o dell’acqua.