Appalti pilotati al consorzio industriale di Nuoro, in sette davanti al Gup
Sono ritenuti a vario titolo responsabili di istigazione alla corruzione, falso ideologico e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente
NUORO. Otto mesi dopo il terremoto giudiziario che ha decapitato i vertici del Consorzio industriale provinciale di Nuoro, il Gip del tribunale del capoluogo ha fissato per il 28 maggio l'udienza preliminare per i protagonisti dell'inchiesta denominata "Il sistema". È l'indagine della Procura di Nuoro e dalla Compagnia dei carabinieri di Ottana per una serie di presunti appalti pilotati in favore di aziende sarde e calabresi. Davanti al giudice per l'udienza preliminare si dovranno presentare Pier Gavino Guiso di Ottana, Tore Serra, di Nuoro, presidente e direttore generale del Cip, l'imprenditore calabrese Tonino Marchio, di Lamezia Terme, il consulente e mediatore di società specializzate nella raccolta dei rifiuti, Donato Sabatino, pugliese, Antonio Busi, lombardo, dirigente dell'Antica fornace Villa di Chiesa, azienda insediata nell'area industriale di Bolotana, Luigi Zilli, piacentino, intermediario e consulente per la stessa società, e Antonino Roncone, abruzzese, progettista titolare della società Ranablu. Sono ritenuti a vario titolo responsabili di istigazione alla corruzione, falso ideologico e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. Guiso e Serra erano finiti agli arresti domiciliari, mentre per gli altri (tranne Roncone) erano state applicate altre misure. Il Consorzio, in conseguenza dell'indagine, è stato commissariato: la commissaria Pietrina Lecca sta valutando la possibilità che l'ente si costituisca parte civile nel caso di un processo.
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