Da Borore un contributo al San Francesco
BORORE. «Anche noi abbiamo voluto fare la nostra parte nella raccolta fondi a favore dell’ospedale San Francesco di Nuoro, da settimane in prima linea nell’emergenza coronavirus». Sono le parole di...
25 marzo 2020
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BORORE. «Anche noi abbiamo voluto fare la nostra parte nella raccolta fondi a favore dell’ospedale San Francesco di Nuoro, da settimane in prima linea nell’emergenza coronavirus». Sono le parole di Serafino Deriu, presidente del comitato San Lussorio e San Gavino 2020 di Borore. «La proposta di aderire all’iniziativa avviata lo scorso 9 marzo da un gruppo di amiche barbaricine per acquistare respiratori e attrezzature indispensabili nel reparto di rianimazione, è partita da uno dei nostri membri. E ha subito incontrato il favore unanime di tutti gli altri», spiega Deriu.
La cifra donata al nosocomio è di mille euro e va ad aggiungersi ai 195 mila raccolti finora. «È vero, è solo un piccolo contributo ma elargito col cuore. Mi preme sottolineare – prosegue Deriu – che questi soldi non derivano solo dalle quote versate dai soci partecipanti delle leve 1960, 1980 e 1995 ma anche dalla generosità della comunità bororese». Si tratta, infatti, di una parte del denaro ricavata nei mesi scorsi grazie a una serie di iniziative, tra cui quelle promosse a Capodanno e a carnevale, in vista della festa di San Lussorio, in programma il 20, 21 e 22 agosto, e di San Gavino che si celebra la prima domenica di ottobre. «Anche se, a causa dei divieti imposti, siamo stati costretti ad annullare altri eventi, in primis quello di Pasquetta, abbiamo comunque deciso di offrire il nostro contributo nella lotta al covid19. La speranza è che i quattro respiratori donati finora possano riuscire a salvare, grazie al prezioso lavoro di tutto il personale sanitario, quante più vite possibili» (a.p.)
La cifra donata al nosocomio è di mille euro e va ad aggiungersi ai 195 mila raccolti finora. «È vero, è solo un piccolo contributo ma elargito col cuore. Mi preme sottolineare – prosegue Deriu – che questi soldi non derivano solo dalle quote versate dai soci partecipanti delle leve 1960, 1980 e 1995 ma anche dalla generosità della comunità bororese». Si tratta, infatti, di una parte del denaro ricavata nei mesi scorsi grazie a una serie di iniziative, tra cui quelle promosse a Capodanno e a carnevale, in vista della festa di San Lussorio, in programma il 20, 21 e 22 agosto, e di San Gavino che si celebra la prima domenica di ottobre. «Anche se, a causa dei divieti imposti, siamo stati costretti ad annullare altri eventi, in primis quello di Pasquetta, abbiamo comunque deciso di offrire il nostro contributo nella lotta al covid19. La speranza è che i quattro respiratori donati finora possano riuscire a salvare, grazie al prezioso lavoro di tutto il personale sanitario, quante più vite possibili» (a.p.)
