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In arrivo dalla Cina 20mila mascherine: le smista il sindaco

di Alessandra Sallemi
In arrivo dalla Cina 20mila mascherine: le smista il sindaco

BARISARDO. Da ieri il sindaco di Barisardo, Ivan Mameli, distribuisce mascherine Ffp2, quelle che davvero proteggono e in questo periodo sono tanto richieste quanto rare. Non nasconde l’emozione nel...

26 marzo 2020
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BARISARDO. Da ieri il sindaco di Barisardo, Ivan Mameli, distribuisce mascherine Ffp2, quelle che davvero proteggono e in questo periodo sono tanto richieste quanto rare. Non nasconde l’emozione nel raccontare che tutta questa “manna dal cielo” arriva dalla Cina, dalla generosità di due giovani imprenditori di Shenzen, Lu Haichuan e Ze Huiyue, titolari della Aukey Tecnology, azienda di apparecchiature tecnologiche e accessori che amano l’Italia e che, da quasi tre mesi, hanno affidato lo sviluppo del marketing ad Alessandro Cormio, un creativo napoletano molto legato all’Ogliastra dove ha lavorato e conta ancora tanti amici. La Aukey ha comprato 120mila mascherine da donare all’Italia, 20mila sono il regalo per la Sardegna. In questi giorni a Barisardo è arrivato il primo stock, 2.800 pezzi, le altre sono in spedizione.

Ivan Mameli è grato a Laura Deiana, imprenditrice turistica (ha il camping 4 stelle L’ultima spiaggia) che è anche un medico e sa bene cosa stanno passando gli operatori sanitari dentro e fuori gli ospedali della Sardegna. Alessandro Cormio ha lavorato per l’azienda L’Ultima spiaggia creando il sito e altri prodotti, quando ha dovuto decidere come distribuire le mascherine nella sua Italia, per la Sardegna si è rivolto a Laura Deiana: «E io mi sono rivolta a Ivan Mameli perché un sindaco conosce la realtà del suo territorio, a lui arrivano tutte le istanze. E credo di non essermi sbagliata, visto che ha pensato proprio a tutti». Mameli è entusiasta anche del tipo di mascherina: «Queste servono davvero», dice. Vuole essere preciso nel segnalare a chi sta consegnando le preziose protezioni: «A tutti gli operatori delle forze dell’ordine, forestali compresi. Alla Protezione civile, ai medici di base del paese - va avanti Mameli - al 118 e alla Croce Rossa, alla cooperativa Fiordaliso che fa assistenza domiciliare ad anziani e a persone non autosufficienti, ai volontari della Arcobaleno impegnati nell’assistenza socio-sanitaria, al personale di farmacia e parafarmacia rimasto senza protezioni. Un altro quantitativo importante lo consegneremo all’ospedale di Lanusei. Abbiamo anche volontari che stanno confezionando mascherine: assieme alla generosa donazione degli imprenditori cinesi raggiungeremo il nostro obbiettivo e cioè che ogni singolo cittadino, nei rari momenti in cui esce di casa, sia protetto».

Alessandro Cormio parla dei due imprenditori cinesi con stima: «Ci tengo a precisare che il merito è loro, che spendono soldi loro per aiutare l’Italia, un paese molto amato dai cinesi, e questo nonostante le crescenti difficoltà economiche che stanno toccando tutti». Buona parte delle 120mila mascherine è andato al nord, Cormio ha pensato anche di destinare quel che era possibile al Sud e alla Sardegna «una delle terre più belle che abbiamo in Italia».

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