Lanusei, poliambulatori pronti al via
di Giusy Ferreli
Il direttore del distretto sociosanitario Rubiu: aspettiamo il via libera del Governo
07 maggio 2020
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LANUSEI. Il Coronavirus imperversa, protagonista indiscusso delle cronache quotidiane, ma le altre patologie, purtroppo, non vanno in vacanza. E allora non appena possibile si dovrà riprendere con i servizi sanitari sospesi a causa dell'emergenza. «In Ogliastra – dice a riguardo Sandro Rubiu, direttore del distretto sociosanitario della Assl ogliastrina che ricomprende i 23 comuni –, tutto è pronto per la ripartenza degli esami e delle visite specialistiche: attendiamo solo il via libera del Governo».
Gli accorgimenti per riprendere in sicurezza sono già stati messi a punto in collaborazione con il dottor Luigi Ferrai, responsabile delle Cure primarie. «Nei tre poliambulatori di Lanusei, Jerzu e Tortolì – sottolinea ancora il dirigente – ci sarà un triage con successivi percorsi unici che eviteranno l'incontro tra persone».
Si entrerà da un unico punto di accesso e dopo un primo passaggio di sicurezza all'esterno degli edifici, dove è già stato installato un dispositivo per la sanificazione delle mani, ci saranno le infermiere che armate di termoscanner e saturimetro prenderanno la temperatura e l'ossigenazione del sangue a chiunque entrerà nella struttura, sia che si tratti di dipendenti sia di utenti.
«Una volta accertate le condizioni di salute e l'assenza di sintomi Covid 19, l'utente potrà andare a pagare il ticket e verrà accompagnato negli ambulatori per la visita prenotata». Stessa identica procedura seguirà chi deve eseguire il prelievo del sangue. «Abbiamo studiato i percorsi e stiamo mettendo a punto gli ultimi dettagli. Se da Roma dovesse arrivare il via libera – conclude – siamo in grado di riprendere tutte le attività delle specialistica ambulatoriale, essenziale per la prevenzione e la cura».
Altri servizi non si sono mai fermati. Non si è fermata la dialisi nei due centri di Lanusei e Tortolì e non si è fermata l'attività dell'assistenza domiciliare integrata. Un'ultima importante novità arriva questa volta sul fronte della lotta al Covid 19 e riguarda invece i medici di famiglia e i pediatri. Ieri infatti la Azienda sociosanitaria di Lanusei, guidata da Andrea Marras, ha dato inizio allo screening eseguendo i tamponi a circa la metà dei medici in servizio nei paesi ogliastrini. Oggi si proseguirà con i restanti operatori.
Gli accorgimenti per riprendere in sicurezza sono già stati messi a punto in collaborazione con il dottor Luigi Ferrai, responsabile delle Cure primarie. «Nei tre poliambulatori di Lanusei, Jerzu e Tortolì – sottolinea ancora il dirigente – ci sarà un triage con successivi percorsi unici che eviteranno l'incontro tra persone».
Si entrerà da un unico punto di accesso e dopo un primo passaggio di sicurezza all'esterno degli edifici, dove è già stato installato un dispositivo per la sanificazione delle mani, ci saranno le infermiere che armate di termoscanner e saturimetro prenderanno la temperatura e l'ossigenazione del sangue a chiunque entrerà nella struttura, sia che si tratti di dipendenti sia di utenti.
«Una volta accertate le condizioni di salute e l'assenza di sintomi Covid 19, l'utente potrà andare a pagare il ticket e verrà accompagnato negli ambulatori per la visita prenotata». Stessa identica procedura seguirà chi deve eseguire il prelievo del sangue. «Abbiamo studiato i percorsi e stiamo mettendo a punto gli ultimi dettagli. Se da Roma dovesse arrivare il via libera – conclude – siamo in grado di riprendere tutte le attività delle specialistica ambulatoriale, essenziale per la prevenzione e la cura».
Altri servizi non si sono mai fermati. Non si è fermata la dialisi nei due centri di Lanusei e Tortolì e non si è fermata l'attività dell'assistenza domiciliare integrata. Un'ultima importante novità arriva questa volta sul fronte della lotta al Covid 19 e riguarda invece i medici di famiglia e i pediatri. Ieri infatti la Azienda sociosanitaria di Lanusei, guidata da Andrea Marras, ha dato inizio allo screening eseguendo i tamponi a circa la metà dei medici in servizio nei paesi ogliastrini. Oggi si proseguirà con i restanti operatori.
