La Nuova Sardegna

Nuoro

Creativi e aperti alla città ecco la nuova biblioteca

di Valeria Gianoglio
Creativi e aperti alla città ecco la nuova biblioteca

Il commissario Piquereddu e il direttore Mascia pianificano il futuro della Satta «Sarà un laboratorio di idee, un punto di incontro per i giovani e la comunità»

18 giugno 2020
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NUORO. Spazio ai ragazzi, agli artisti, ai teenager, un progetto ambizioso dove il filo conduttore è la creatività, iniziative legami e connessioni più salde con il Man, l’Isre e le altre realtà culturali di Nuoro, il primo bilancio sociale, il rinnovo per un altro anno delle borse di studio ai tre giovani laureati che finora hanno curato soprattutto l’ambito della comunicazione e dei social. E una promessa: «Dimenticatevi le vecchie presentazioni di libri. O meglio, le faremo sì ma saranno momenti più informali, fatti di interazioni, e magari anche itineranti in città. Dimenticatevi anche la biblioteca come semplice dazione di servizi al bancone. Perché la biblioteca diventerà un vero laboratorio aperto alla comunità e a una città che da sempre le vuole bene e per la quale da sempre è un punto di riferimento prezioso. Non a caso, con circa cinquemila iscritti, siamo la biblioteca con il più alto indice d’impatto non solo in Sardegna». Hanno lo sguardo lungo e volano alto, il commissario straordinario del Consorzio per la pubblica lettura Sebastiano Satta, Paolo Piquereddu, e il direttore – fresco di insediamento – Pasquale Mascia, ma non dimenticano nemmeno le questioni più spicciole. Come i condizionatori d’aria. Perché qui, come dice Mascia, «siamo sognatori sì, ma pragmatici. E sappiamo che prima di poter riaprire una sala al pubblico, come stiamo valutando, dobbiamo far sistemare i condizionatori guasti, altrimenti si scoppia di caldo».

La ripartenza e il rilancio della biblioteca Satta dopo la fase più stretta di quarantena passano da qui, dunque: da un mucchio di progetti nel segno dell’innovazione e della creatività e da una voglia prepotente di tradurli nel concreto. «Perché – spiega il direttore Mascia, tornato nella natìa Nuoro dopo aver guidato il sistema bibliotecario di Cagliari – se hai una buona idea alla fine arrivano anche i soldi». «Questa – dice il commissario Piquereddu – sarà sempre più una biblioteca aperta alla comunità. Ma prima di tutto siamo riusciti a superare il momento di crisi che la Satta stava attraversando alla fine del 2017 quando mancava anche il bilancio e il revisore dei conti. Ora la situazione è molto migliorata, ci sono tutte le figure operative e un direttore a tempo pieno. Finora eravamo riusciti a supplire grazie al lavoro della dirigente del Comune, Sabina Bullitta. Ora possiamo tornare alla normalità ma in una chiave nuova: offrire i servizi fondamentali come la pubblica lettura ma con diversi modalità di realizzazione. Saremo un “hub” dove si accolgono i giovani talenti in vari campi: fotografia, cinema, scrittura. Vogliamo essere una casa accogliente per tutti, una biblioteca sociale, e creare occasioni di incontro con i musei e gli archivi, con le altre realtà e professioni dei beni culturali. E in parallelo ci sentiamo coinvolti nel progetto per arrivare alla nuova forma giuridica, la fondazione». «Vogliamo essere un facilitatore della creatività che Nuoro ha da sempre – spiega il direttore Pasquale Mascia – quello sarà il nostro modello: la biblioteca non deve più esistere solo come dazione di libri al bancone ma aprirsi alla città e creare stimoli innovativi. Del resto, sin dall’inizio della sua storia è stata pioniera: nell’87 è stata la prima biblioteca d’Italia ad avere un catalogo elettronico, e nell’86 è stata la prima a dotarsi di un logo e di una campagna promozionale. Ma al di là di tutto c’è il fatto che alla Satta tutti vogliamo un gran bene. Penso a quante volte, da studente, sono venuto in queste sale, “a ferie”, marinando la scuola. O a preparare interrogazioni ed esami. E poi come bibliotecario, per 36 anni. Ora ci torno dopo l’esperienza di Cagliari, e insieme al resto dello staff faremo di Nuoro un gran bel laboratorio».

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