Due dipendenti infedeli nel carcere di Mamone: l'indagine porta a 9 arresti
Complessa operazione di polizia penitenziaria e polizia di stato di Nuoro. Fra i reati anche la coltivazione di marijuana
07 luglio 2020
2 MINUTI DI LETTURA
NUORO. Due dipendenti infedeli nel carcere di Mamone hanno fatto partire una indagine del Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria e della Polizia di Stato di Nuoro, coordinati dalla Procura della Repubblica di Nuoro. In totale sono stati eseguiti 9 arresti su un'indagine che ha fatto luce sulle attività condotte da un impiegato amministrativo e da un poliziotto penitenziario, entrambi in servizio nella struttura carceraria.
Gli accertamenti degli investigatori hanno permesso di rilevare reiterati episodi di infedeltà tra cui peculato di beni di proprietà dell'amministrazione penitenziaria. Inoltre il dipendente amministrativo, insieme anche a propri familiari, è risultato pienamente coinvolto nella messa a dimora di una coltivazione di marijuana, già sequestrata da Nucleo Investigativo Centrale e dalla Squadra Mobile di Nuoro l'estate scorsa.
Oltre a vari sequestri sono stati già arrestati 4 soggetti e oggi 7 luglio si è proceduto ad eseguire ulteriori 5 arresti domiciliari e 2 obblighi di dimora. L’attività del N.I.C. ha avuto inizio nei primi mesi del 2018 e ha consentito di ricostruire il sodalizio criminale e interrompere le attività tra le quali il furto aggravato ai danni dello Stato, violazione di pubblica custodia di cose, truffa ai danni dello Stato, produzione e coltivazione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e altro.
Gli arresti odierni, tutti domiciliari, riguardano Giuseppino Contu, contabile impiegato a Mamone, Battista Vito Canu, agente di custodia, entrambi per peculato e il poliziotto anche per ricettazione, e Mauro Chessa, Vito Maurizio Cossu e Mauro Pinna per coltivazione di stupefacenti.
