La Nuova Sardegna

Nuoro

Ospedale San Francesco, la rivolta dei sindaci

di Simonetta Selloni
Ospedale San Francesco, la rivolta dei sindaci

La conferenza socio-sanitaria chiederà al presidente Solinas di fare da garante Andrea Soddu: «La politica deve intervenire in favore dei servizi del territorio»

31 luglio 2020
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NUORO. Sarà chiamato il presidente della giunta regionale Christian Solinas a fare da garante per la sanità nuorese. È una delle decisioni assunte dalla conferenza socio-sanitaria del Nuorese, che rappresenta i 52 sindaci del territorio e quindi i quattro distretti sanitari in cui la Assl è suddivisa. Ieri la presidente della conferenza, la sindaca di Birori Silvia Cadeddu, ha convocato i presidenti dei distretti dopo l’allarme per le carenze drammatiche negli organici dell’ospedale San Francesco di Nuoro, la struttura ospedaliera più importante dell’Ats. Dove su 500 medici ne mancano 134; qualche giorno fa, soltanto la disponibilità di uno dei chirurghi del San Camillo di Sorgono ha consentito la copertura di due turni per questa settimana e di quattro turni (guardie e reperibilità) della Chirurgia per la settimana prossima. Ad agosto torneranno due medici attualmente in ferie, e si potrà quindi garantire l’urgenza.

All’incontro di ieri, a rappresentare i sindaci dei 52 comuni c’erano anche il primo cittadino della città capoluogo, Andrea Soddu, il sindaco di Dualchi Ignazio Piras in rappresentanza del Distretto di Macomer, quello di Orani Antonio Fadda per il Distretto di Nuoro. Mancavano invece i rappresentanti dei Distretti di Siniscola e Sorgono, ma c’erano, su invito di Silvia Cadeddu, la direttrice dell’Assl, Grazia Cattina, e del San Francesco Antonella Tatti.

Dall’incontro è emerso con chiarezza che per occupazione dei posti letto, numero e complessità degli interventi, il San Francesco non ha paura di confrontarsi sul terreno della sanità sarda. Quello che sembra mancare, e di cui i sindaci chiederanno conto alla politica e in particolare a Solinas, è intanto la pianificazione, e poi un meccanismo che preveda un riequilibrio a favore dei presidi in sofferenza, tenendo conto di parametri oggettivi ma sui quali l’Ats non sembra accogliere il confronto. L’esempio della Chirurgia è lampante: appena qualche giorno fa, scoppiato il bubbone della necessità di bloccare per tre giorni i ricoveri di pazienti con patologie urgenti, proprio per mancanza dei chirurghi (tra ferie e malattie, in parte tamponati dall’arrivo del medico da Sorgono), l’Ats ha risposto bandendo una selezione a tempo determinato per chirurghi, ma escludendo Nuoro dalle sedi da coprire. Un paradosso, al quale si è tentato di porre riparo, ma il problema resta in piedi. E mentre dalla direzione della Assl partono le segnalazioni per il problema degli organici di Nuoro, e nessuna misura viene messa in atto con strumenti quali ad esempio l’invio di medici con modalità d’urgenza, questi stessi istituti vengono attuati per sopperire alle carenze di altre Assl.

«Noi non sappiamo come fare, ma chiediamo che la politica si faccia carico e risolva il problema di una sanità efficace a Nuoro» ha sottolineato il sindaco del capoluogo Andrea Soddu. Entro qualche giorno la conferenza socio-sanitaria avrà i dati delle (tante) caselle mancanti del San Francesco. Quindi, chiederà al presidente Solinas di intervenire con un segnale chiaro.

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