oliena
Illuminazione e guasti, il gruppo di minoranza passa subito all’attacco
OLIENA. «Sindaco, dacci la luce», se si volesse riassumere con uno slogan l’interrogazione presentata da tre dei cinque consiglieri di minoranza, suonerebbe grossomodo così. Mattia Sanna, Valentino...
18 ottobre 2020
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OLIENA. «Sindaco, dacci la luce», se si volesse riassumere con uno slogan l’interrogazione presentata da tre dei cinque consiglieri di minoranza, suonerebbe grossomodo così. Mattia Sanna, Valentino Carta e Salvatore Fele, sollecitati da numerose segnalazioni di cittadini, hanno scritto al primo cittadino e all’assessore Gianluigi Mula per chiedere conto del cattivo funzionamento dell’impianto di illuminazione pubblica. «Si e perso il conto – spiegano – dei lampioni spenti. Tratti dell’abitato e vie sono da tempo al buio e a nulla sono servite le segnalazioni di chi vive in quelle zone».
Via Giovanni Spano, via Olbia, via XX settembre, viale Sardegna, S’Elihe ‘e Melathu, solo per citare alcuni esempi. «Recentemente – aggiungono gli esponenti della minoranza – un guasto ha spento le lampade di gran parte del paese”. Tali disservizi sarebbero originati dalla mancanza di un’impresa che gestisca manutenzioni e riparazioni: l’appalto è scaduto da svariati mesi, senza che si sia ancora provveduto. «Chiediamo che si ponga rimedio velocemente, superando una situazione di incertezza. Vorremmo che l’argomento sia inserito all’ordine del giorno di un prossimo consiglio comunale» concludono Sanna, Carta e Fele.
Via Giovanni Spano, via Olbia, via XX settembre, viale Sardegna, S’Elihe ‘e Melathu, solo per citare alcuni esempi. «Recentemente – aggiungono gli esponenti della minoranza – un guasto ha spento le lampade di gran parte del paese”. Tali disservizi sarebbero originati dalla mancanza di un’impresa che gestisca manutenzioni e riparazioni: l’appalto è scaduto da svariati mesi, senza che si sia ancora provveduto. «Chiediamo che si ponga rimedio velocemente, superando una situazione di incertezza. Vorremmo che l’argomento sia inserito all’ordine del giorno di un prossimo consiglio comunale» concludono Sanna, Carta e Fele.