La Nuova Sardegna

Nuoro

Sindia, bonus di 1500 euro alle imprese

di Sandro Biccai
Sindia, bonus di 1500 euro alle imprese

L’annuncio del sindaco: «Ristoro per chi ha sofferto per le chiusure del covid»

11 novembre 2020
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SINIDIA. Potranno ricevere fino a 1500 euro lordi i titolari di imprese individuali e le società esercenti attività d'impresa con sede operativa a Sindia che, a causa della pandemia, hanno dovuto sospendere le proprie attività tra marzo e maggio. A stabilirlo il bando del Comune che ha fissato al 20 novembre il termine ultimo per la presentazione delle relative domande. «Si tratta di uno sforzo notevole – commenta il sindaco di Sindia, Luigi Daga – che va incontro a chi più ha sofferto le chiusure decretate dal governo».

Il primo cittadino si sofferma poi sulla decisione di un gruppo di imprenditori sindiesi di riportare in Comune le bollette Tari sul presupposto che fossero state aumentate le tariffe e protestando contro i ritardi nell'erogazione di contributi a vantaggio delle attività: «Ogni protesta è legittima – osserva Daga – ma avrei preferito che questi operatori avessero chiesto di confrontarsi con l'amministrazione prima e non dopo aver consegnato le bollette. Avrebbero così appreso che i ritardi erano legati alla necessità di compiere alcuni passaggi tecnici funzionali ad individuare le risorse e predisporre il bando. Mi preme rimarcare che non è vero che i conti del Comune siano in rosso come taluno, in mala fede, ha asserito omettendo di dire che solo qualche giorno prima aveva ricevuto dal Comune oltre 13 mila euro».

Luigi Daga entra quindi nel merito delle tariffe Tari: «Non sono aumentate, ma si è deciso di limitare al 30% le riduzioni concesse alle attività fin dal 2014. Edicole, tabaccherie, macellerie, generi alimentari, godevano di una riduzione del 25%; i bar del 50%; pizzerie ed agriturismi dell'80%. Senza dimenticare che quest'anno è stata abbassata l’Imu dell’uno per mille, con una riduzione di circa 20 mila euro di entrate tributarie. Siamo dunque intervenuti per coprire i mancati introiti, l'alternativa era aumentare la Tari alla collettività o mettere ulteriori risorse del bilancio». Tutto questo per una ragione molto semplice:

«Sono troppi i cittadini di Sindia che non pagano le imposte comunali: nel 2015, e con riferimento alle sole bollette di importo superiore ai 100 euro, sono mancati circa 40 mila euro di Imu e 27 mila euro di Tari. A non pagare anche alcuni di quelli che hanno consegnato le bollette Tari e che più vivacemente hanno protestato. Queste persone prima di lanciare accuse infondate dovrebbero farsi un esame e regolarizzare le posizioni contributive, evitando scorciatoie».

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