La Nuova Sardegna

Nuoro

Prove tecniche di collaborazione trasversale

Prove tecniche di collaborazione trasversale

Invito al centrodestra. «Ma il consiglio non deve essere il pulpito per fare opposizione alla Regione»

26 novembre 2020
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NUORO. La seduta inaugurale del nuovo Consiglio comunale è anche un primo test sul rapporto tra il sindaco “civico”, di sinistra, Andrea Soddu, e la Regione, governata dal centrodestra e dai sardisti. La compatibilità politica è contro natura. Meglio dire che ci potrà essere una collaborazione, come al tempo di Roma antica, quando nell’emergenza si bloccava il succedersi di magistrature e forme di governo, per rimettere il potere in mano a degli uomini scelti per riordinare città e territorio. Da Cagliari, la voce della Regione arriva con il consigliere nuorese della Lega, Pier Luigi Saiu: «Il nemico – dice – oggi non è l’avversario politico, ma un’emergenza sanitaria che va fronteggiata con l’impegno di tutti». Le parole di Saiu hanno ripreso l’invito alla collaborazione del sindaco: «Ci sono dei temi che sono della città e non di questa o quella forza politica». L’emergenza del Covid e le immagini dei pazienti fermi in ambulanza davanti al San Francesco prima di essere visitati, portano proprio l’esempio di quando e perché non ci si possa dividere. Soddu e Saiu hanno duellato nei giorni scorsi, il primo per una denuncia contro la Regione e l’impegno sanitario su Nuoro, il secondo, per respingere le accuse. Posizione che Saiu non muta, neppure nella “prima” nell’aula civica: «Il Consiglio comunale non deve diventare il pulpito per fare opposizione al governo regionale». Parole più concilianti dal candidato a sindaco del centrodestra, Pietro Sanna: «Cosi come nei mandati amministrativi passati, continuerò ad agire con intenzione fattiva e collaborativa». Pensiero che in qualche modo accoglie l’offerta di Soddu, affinché tutti i consiglieri prendano l’impegno di seguire un ambito di quello che sarà il governo di Nuoro. Sin qui l’opportunità dettata dal momento sociale, ancor prima che dalla cortesia di maniera. Poi ci saranno cinque anni, o giù di lì, in cui si dovrà ragionare con condizioni da tempo ordinario. E già da oggi, ci si pone il quesito se prevarrà più l’interesse delle due parti di fare gli interessi della città, anche grazie all’impegno che dovrebbe arrivare dalla Regione, oppure, ognuno dei due gruppi, Soddu e la sua squadra, da una parte, i consiglieri del centrodestra, dall’altra, non rinunceranno a fare in modo che ogni scelta sia individuabile sulla base di un colore e una fazione politici o, ancor di più, di partito. (f.p.)

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