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Nuoro

Treni, pressing del sindaco per la linea Nuoro-Olbia

Francesco Pirisi
Treni, pressing del sindaco per la linea Nuoro-Olbia

Soddu porta in consiglio comunale il dibattito aperto dall’avvocato Solinas. «Un asse tirrenico, è di importanza vitale per lo sviluppo del territorio» 

16 gennaio 2021
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NUORO. Il sindaco Andrea Soddu ha preso posizione sull’iniziativa per costruire la ferrovia tra Nuoro e Olbia. Lo ha fatto a margine della presentazione in consiglio comunale delle dichiarazioni programmatiche. «La strada ferrata per collegare la provincia di Nuoro con la costa nord-orientale – ha detto – è di importanza vitale per lo sviluppo del territorio. Le forze politiche unite – ha aggiunto – devono farne una battaglia insieme alla più ampia rivendicazione per l’infrastrutturazione delle aree interne dell’isola». Prim’ancora di fissare l’attenzione specifica sul punto, il sindaco ha condiviso la preoccupazione che le politiche regionali vadano a costruire un’isola imperniata sui poli economici di Cagliari e Sassari, come paventato dal consigliere di minoranza, il Pd, Carlo Prevosto: «La preoccupazione è seria e da condividere – sono state ancora le parole di Soddu – perché le stesse modifiche del quadro normativo (nascita della città metropolitana di Sassari, dopo quella di Cagliari, ndc) mostrano di voler andare in quella direzione. Per questo – ha detto ancora il sindaco di Nuoro – ritengo sia necessario creare un asse tirrenico, che vada da Arbatax a Santa Teresa di Gallura».

La ferrovia da Nuoro a Olbia, 100 chilometri, con partenza da Pratosardo e arrivo all’aeroporto Costa Smeralda, è da alcuni anni l’oggetto della vertenza del comitato popolare Trenitalia Nuorese, guidato all’avvocato Claudio Solinas. La richiesta annovera già l’adesione di oltre venti sindaci, a partire da quelli dell’alta Baronia e della Gallura, per proseguire con i colleghi dei comuni della Valle del Cedrino (bassa Baronia) e sino agli amministratori del Marghine.

Vertenza che ha già una piattaforma di richieste, prima tra le quali la convocazione di un tavolo tecnico, dove fare sedere Regione e Rfi (Rete ferroviaria italiana), per studiare l’intervento e iniziare a programmarlo. Mentre è già conosciuto il percorso, elaborato dai tecnici interpellati dal comitato popolare. Si è detto sull’avvio dalla zona industriale, dopo il quale un primo tratto congiunge con la vallata tra Marreri e Isalle. L’abitato di Nuoro non è sulla traiettoria, ma viene lasciato a oriente. Il suo attraversamento avrebbe la necessità di un viadotto, all’altezza dell’ingresso di viale Trieste, dagli alti costi finanziari. Nel Sologo una delle cinque fermate, poi previste a Siniscola, Budoni, San Teodoro e Olbia. La velocità teorizzata è tra i 150 e i 180 chilometri orari. Che tradotto in tempo di percorrenza, fa meno di un’ora di viaggio. Tra l’altro c’è un vantaggio anche a monte. La realizzazione della strada ferrata tra il Nuorese e la Gallura è condizionata alla certezza che venga rettificata la Macomer-Nuoro, così come richiesto da Rfi. Il percorso rivisto e potenziato, con cambio dallo scartamento ridotto a quello ordinario, partirebbe dalla Cagliari-Sassari, ma non più da Macomer, bensì da Borore, con innesto a Bortigali e prosecuzione verso Nuoro. Costo complessivo un miliardo e 400 milioni circa. I sindaci, nella richiesta del tavolo tecnico, hanno ipotizzato «la firma di un accordo quadriennale tra Regione e Rete ferroviaria italiana dove venga inserito il progetto, all’interno di un più generale intervento di potenziamento delle linee ferroviarie della Sardegna».

Oggi quella richiesta si rafforza con la dichiarazione d’intenti del sindaco di Nuoro, Soddu: «Non è possibile parlare di continuità territoriale interna e sostenibilità ambientale nei trasporti – è stata la sua considerazione – senza un investimento da parte di Rfi, che potenzi la nostra rete ferroviaria e colmi la lacuna di un’intera area, quella centro-nord-orientale, che oggi ne è priva».

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