La Nuova Sardegna

DORGALI. Se continua questo andamento demografico negativo, nei prossimi decenni Dorgali e la sua frazione Cala Gonone sono destinati a scomparire. Un’esagerazione? Sicuramente, ma in fondo un po’ di verità c’è, eccome. Da qualche anno la curva del grafico relativo al numero dei residenti è in picchiata verso il basso. Ogni anno si registra un preoccupante meno 71-75. Di contro le nascite sono sempre meno ed ecco che il quadro è completo. Ne parla la sindaca Itria Fancello: «Nei giorni scorsi con il vicesindaco abbiamo chiesto all’ufficio anagrafe alcuni dati sulla popolazione residente relativi agli ultimi 10 anni, per capire la situazione del nostro paese, e sono emerse alcune informazioni che abbiamo ritenuto interessanti da divulgare. Due grafici mostrano l’andamento della popolazione residente dal 2011 al 2020, mentre l’altro evidenzia in modo più specifico il numero di nati e il numero di deceduti per ciascun anno. Si può vedere che la popolazione residente è in calo di 71 unità in 10 anni (dai 8524 del 2011 ai 8453 del 2020). Questo calo è dovuto a diversi fattori, tra i quali sicuramente la riduzione della natalità (ad esempio nel 2020 sono nati solo 52 bambini), ma anche un saldo migratorio sempre più negativo». «Per quanto riguarda i decessi – aggiunge Fancello – negli ultimi 10 anni sono morte mediamente 86 persone all’anno, con variazioni abbastanza importanti tra un anno e l’altro, ma che non evidenziano un trend definito né in aumento né in diminuzione. Sono dati importanti e un po’ preoccupanti. Cosa sarà del nostro paese nei prossimi 10 anni se la popolazione continuerà a calare e soprattutto se la natalità continuerà a ridursi in modo così evidente? Quali saranno le conseguenze più a lungo termine? Dobbiamo rassegnarci a questa situazione o possiamo mettere in campo delle iniziative che possano contrastare il processo di spopolamento avviato? E quali?». (n.mugg.)