La Nuova Sardegna

Nuoro

Il castello della Fava sarà reso più accessibile

di Sergio Secci
Il castello della Fava sarà reso più accessibile

Posada, in arrivo 200mila euro per rifare il percorso che porta al maniero  Intanto dal 7 marzo (Covid permettendo) riprenderanno le visite 

24 febbraio 2021
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POSADA. Duecentomila euro per rifare e metter in sicurezza tutto il percorso che dalla chiesa parrocchiale di Sant’Antonio nel centro storico di Posada, porta al castello della Fava. Arrivare all’imponente maniero che dal dodicesimo secolo svetta sulla piana del centro fortificato baroniese sarà ancora più semplice grazie ai fondi che arrivano all’amministrazione comunale da un progetto redatto per conto del Gal baronie e finanziato dal programma di sviluppo rurale per la Sardegna 2014/2020.

La richiesta di ottenere il finanziamento per rendere più agevole il transito ai residenti e alle migliaia di vacanzieri che ogni estate fanno tappa al castello, era stata fatta negli anni scorsi dalla precedente amministrazione comunali. Qualche giorno fa, l’approvazione della scheda è stata recapitata al nuovo sindaco di Posada, Salvatore Ruiu.

Gli elaborati progettuali che a breve saranno cantierabili, prevedono che sia realizzata una nuova scalinata che si diparte dalla biglietteria a fianco all’edificio di culto più antico del borgo e arriva sino al piazzale della seconda cinta muraria quasi ai piedi del castello.

Saranno anche realizzate aree di sosta e punti panoramici e appositi corrimano per permettere anche alle persone anziane e con handicap fisici di raggiungere la sommità del colle calcareo su cui si erge il simbolo storico di Posada.

Le visite al castello gestite dall’associazione culturale Turulia a cui proprio di recente l’amministrazione comunale e la Soprintendenza hanno rinnovato il contratto di gestione, riprenderanno, Covid permettendo, domenica sette marzo, contando per il momento sull’eventuale afflusso di visitatori provenienti dalle zone interne della Sardegna e dal circondario. Un turismo interno che comunque non è mai mancato.

Prima dello stop ai viaggi causa Covid, nei mesi estivi l’antico maniero era meta di tantissimi turisti con punte che in certi anni, hanno superato le ventimila presenze consentendo così all’associazione di dare uno sbocco lavorativo ad alcuni giovani del paese utilizzati come guide turistiche.

La struttura edificata dai giudici del Giudicato di Gallura nel dodicesimo secolo, è stata negli ultimi decenni oggetto di vari restauri e consolidamenti per renderla ancora più suggestiva. Lavori eseguiti in stretta collaborazione con i tecnici della Soprintendenza.

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