La Nuova Sardegna

Nuoro

Pensionato di Ollolai investito, il teste: «L’auto non era veloce»

Pensionato di Ollolai investito, il teste: «L’auto non era veloce»

NUORO. «L’auto non aveva segni evidenti. Non ricordo nessuna ammaccatura causata dall’impatto, anche perché se ci fosse stata l’avremmo evidenziata». Ieri al processo per omicidio stradale, per la...

09 aprile 2021
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NUORO. «L’auto non aveva segni evidenti. Non ricordo nessuna ammaccatura causata dall’impatto, anche perché se ci fosse stata l’avremmo evidenziata». Ieri al processo per omicidio stradale, per la morte del pensionato di 89 anni di Ollolai, Pietro Ladu, è stato sentito un agente della polizia municipale che il pomeriggio del 24 ottobre 2018 era intervenuto dopo che l’auto guidata da Massimiliano Carta, un giovane di Bono, difeso dagli avvocati Gavino Calzoni e Athos Valori, aveva travolto l’anziano mentre attraversava la carreggiata fuori dalle strisce pedonali, nel viale del Lavoro. «La parte sinistra, di fronte alla posizione del conducente, aveva una scheggiatura – ha detto l’agente rispondendo alle domande del pm Belfiori –. Ricordo che l’auto dell’investitore si era fermata parallelamente al suo senso di marcia, a pochi metri dalle strisce. La velocità era certamente moderata. Tra i primi ad essere giunti sul posto un maresciallo dei carabinieri ma di tutte le persone presenti, nessuno ci ha fornito dettagli sull’accaduto». Il pm ha poi chiesto all’agente di polizia se quel giorno avessero elevato una contravvenzione all’investitore. «Sì – ha risposto il testimone – per non aver prestato particolare attenzione alla presenza di pedoni che possono essere sempre presenti». Per Carta l’imputazione è quella di aver «cagionato per colpa, consistita in negligenza, imprudenza e imperizia e nella violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale la morte di Pietro Ladu» ma con l’attenuante «per aver concorso a causare l’evento la condotta della vittima, che attraversava la carreggiata fuori dalle strisce pedonali». Quel pomeriggio subito le condizioni del pensionato non erano sembrate particolarmente gravi.

L’uomo era morto poche ore dopo in ospedale a causa dei traumi interni. I familiari della vittima si sono costituiti parte civile con l’avvocato Angelo Magliocchetti. (k.s.)

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