La Nuova Sardegna

Nuoro

Dibattito in consiglio sul futuro in città nei prossimi tre anni

di Francesco Pirisi
Dibattito in consiglio sul futuro in città nei prossimi tre anni

Dal bilancio al piano delle opere pubbliche alle tariffe Imu La giunta Soddu gioca d’anticipo sui documenti contabili

10 aprile 2021
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NUORO. L’attività amministrativa dal 2021 al 2023 è al centro della seduta del consiglio comunale, fissata per lunedì pomeriggio, con ultimo appello alle 16. L’ordine del giorno prevede esame e votazione del Dup (il Documento unico di programmazione) e del bilancio di previsione, con validità appunto triennale. Per gli stessi tempi di esercizio, l’amministrazione guidata dal sindaco Andrea Soddu, presenta, e chiede il via libera, anche il piano triennale delle opere pubbliche. Gli altri punti in discussione sono quelli riguardanti le aliquote Irpef, di cui si propone la conferma del livello di imposizione. Stesso discorso per la tassa sulla proprietà di immobili, l’Imu, per la quale anche nel 2021 l’amministrazione civica ha previsto di fare luogo a delle detrazioni. In consiglio ancora una volta il piano delle alienazioni e valorizzazioni di immobili comunali non utilizzati. Beni ridotti di numero rispetto alla prima proposta, quella del 2017, considerato che nel frattempo c’è stata la cessione di alcuni edifici, tra i quali lo stabile una volta sede della Banca d’Italia, ai Giardini.

L’esame e il voto del bilancio polarizza l’attenzione sia del consiglio, sia della stessa cittadinanza. La scadenza dell’approvazione, fissata inizialmente al 31 marzo, è slittata al 30 aprile, grazie alla proroga inserita dal governo nel decreto sostegni (misure di aiuto per i danni economici del Covid), dopo la richiesta dell’Anci. Proroga a parte, è evidente l’anticipo con il quale l’amministrazione porta all’attenzione dell’assemblea i due documenti contabili.

L’ultima volta in cui si era rimasti dentro i termini di legge, risale al 2013, durante il mandato del sindaco Pd, Alessandro Bianchi. Mentre le ultime stagioni in questo senso sono da dimenticare. L’anno scorso, complici il Covid e le elezioni, il bilancio è stato votato solo alla fine dell’autunno. Ma per la giunta Soddu non è andata molto meglio negli anni immediatamente precedenti, con l’esame e il voto arrivati a tempo, abbondantemente, scaduto.

Tanto che la Corte dei conti, un anno fa, ha richiamato al rispetto degli impegni di legge l’amministrazione, nell’ambito di una relazione istruttoria, con diversi appunti e critiche a riguardo della gestione dell’ente.

Il sindaco Soddu ha spesso messo in rapporto i ritardi con la situazione deficitaria dei conti del Comune, gravati dai costi per l’ammortamento di capitale e tassi d’interesse dei mutui accesi nei decenni passati, per far fronte ai debiti degli espropri. Il bilancio in aula 20 giorni prima della nuova scadenza, deve molto senza dubbio al fatto che su quei debiti (e degli altri comuni con pendenze analoghe) tre anni fa ha deciso di accorrere in aiuto la Regione, con un contributo per il comune capoluogo di 31 milioni.

Importo, poi, ridotto a circa 22 da un calcolo fatto proprio dai giudici della sezione per la Sardegna della Corte del conti. Nella precedente riunione di consiglio, il sindaco ha messo in rilievo che l’approvazione in tempi rapidi del bilancio consente di dare impulso a dei pagamenti fondamentali. Tra tutti le somme dovute in base alla legge sul “ritorno a casa”, per l’assistenza in famiglia di disabili e malati.

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