La Nuova Sardegna

Nuoro

La rinascita dopo il dramma dell’alcol

La rinascita dopo il dramma dell’alcol

Budoni. Il racconto-testimonianza di un socio del club Vida noa diventa un libro

29 giugno 2021
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BUDONI. Si può tornare dall’inferno in cui si sprofonda a causa della dipendenza dall’alcol? Sembra di si a sentire le testimonianze di Francesco Sedda e Giovanni Canu che grazie al loro attivismo nel club Vida noa di Budoni, contribuiscono a dare supporto alle famiglie in difficoltà e aiutano chi vuole uscire da un tunnel che spazza via affetti, salute e rispetto di se stessi e degli altri. Un aiuto che l’associazione offre in vari paesi del Nuorese grazie anche alle testimonianze di ex alcolisti, tra queste quella di Francesco Sedda che nei giorni scorsi ha dato alle stampe la sua seconda pubblicazione. Dopo “Ritorno dall’inferno, storia di un ex alcolista”, del 2016, il 65enne originario di Lula e residente a Siniscola, ha dato alle stampe “Diario da una gabbia” un libro di 76 pagine (si può acquistare in alcune edicole e librerie di Siniscola) in cui con brevi storie e delicate poesie racconta la sua prima vita, quella rovinata dall’alcol che gli ha fatto perdere lavoro e famiglia, ma anche le sue aspettative per un futuro da uomo “libero”. Dopo essersi disintossicato, Sedda che ora lavora in campagna occupandosi dell’orto e del bestiame, è impegnatissimo come socio sostenitore del Cat di Budoni. La nuova pubblicazione è una dura testimonianza della sua vita con una carriera da chef nei migliori alberghi italiani spazzata via dall’alcol in cui ripercorre anche vicissitudini famigliari e la struggente voglia di riabbracciare una figlia e vedere per la prima volta i nipoti.

Sedda è finito nell’incubo dell’alcol a 24 anni. Bevendo dosi sempre più massicce di liquori sino all’autodistruzione totale. Dieci anni fa il miracolo con la disintossicazione e il ritorno alla vita normale. «Il club di Budoni è orgoglioso di comunicare che un suo membro ha pubblicato il suo secondo libro» dice il presidente del club Giovanni Canu. «Francesco ha dato vita al secondo racconto, oltre ad aver apprezzato moltissimo il lavoro fatto, ci ripromettiamo di farlo conoscere al Comune di Budoni e alla responsabile dei servizi sociali, con l’obiettivo di proporlo al mondo della scuola del territorio per farne lettura libera dagli studenti. Il libro – conclude – affronta tra le righe problematiche, purtroppo, oggi presenti più che mai». (s.s.)

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