La Nuova Sardegna

Nuoro

Tentato omicidio a Flussio al processo parla la vittima

Tentato omicidio a Flussio al processo parla la vittima

Si è aperto a Oristano il dibattimento contro i tre presunti autori dell’aggressione Marcello Zuccari ricorda i momenti che hanno preceduto il pesante pestaggio

21 luglio 2021
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FLUSSIO. Si è aperto davanti ai giudici del collegio di Oristano il processo a carico di tre dei quattro accusati, l’altro era minorenne all’epoca dei fatti, del tentato omicidio di Marcello Zucca. L’allevatore 50enne di Flussio, venne trovato nell’aprile del 2020 tramortito e ferito gravemente nel suo ovile in località, Nuratolu, nelle campagne di Sagama.

Per quell’episodio sono a processo Angelo Masala , difeso dagli avvocati Antonello Spada e Gianluca Aste e Giuseppe e Manuel Delogu, padre e figlio (difesi dagli avvocati Rosaria Manconi, Antonella Piredda e Carlo Figus), indicati dagli inquirenti suoi complici assieme a un minorenne, S.M., che il giudice del tribunale per i minorenni di Cagliari, accogliendo l’istanza dell’avvocato Antonello Spada, hanno affidato in prova ai servizi sociali in seno a una comunità. Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, quella mattina i quattro avrebbero circondato Marcello Zucca che sarebbe stato colpito al volto e alla testa da Angelo Masala, armato di roncola. Il movente sarebbe legato a questioni di pascolo e sconfinamenti irrisolti. Quando Zucca era stato soccorso nella sua azienda alle porte di Sagama era cosciente e ha fatto i nomi dei suoi aggressori ai carabinieri arrivati da Suni e dalla compagnia di Macomer, che poche ore dopo, con la collaborazione dei Cacciatori di Sardegna avevano rintracciato e arrestato gli indagati. L’allevatore, gravemente ferito, era stato trovato da un suo compaesano che aveva dato l’allarme. Secondo le prime ricostruzioni sembrava che Zucca, quella mattina, mentre si avviava verso la sua azienda dove avrebbe dovuto accudire gli animali, avesse avuto un diverbio con uno dei Masala, il quale, avrebbe poi chiamato parenti o conoscenti per mettere in atto una vera e propria spedizione punitiva.

Ieri è stato sentito proprio Marcello Zucca che ha confermato il racconto reso in istruttoria, ripercorrendo i diversi momenti dell’aggressione, con Angelo Masala che sarebbe arrivato in un secondo momento a dar manforte ai Delogu.

Dopo Zucca sono stati sentiti altri due testimoni, Francesco Dore e Antonio Pasquale Fois che sono arrivati sul luogo dopo l’aggressione e hanno anche essi confermato le loro precedenti dichiarazioni.

L’intero processo verterà sulla volontà omicida di Masala e sulla effettiva volontà di terzetto di infliggere ferite mortali a Zucca.

Un ruolo determinante, come avviene regolarmente in questi casi, verrà svolto dalle perizie mediche che le diverse parti in causa presenteranno ai giudici. Si prosegue il 7 settembre.

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