Riduzioni Tari alle aziende, plauso e qualche dissenso
di Francesco Pirisi
Deriu (Confcommercio) e Ledda (Confindustria) soddisfatti Per Piana (Confesercenti) ci sono alcune attività penalizzate
29 luglio 2021
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NUORO. Le utenze non domestiche che nel 2021 hanno ridimensionato o chiuso le loro attività avranno l’atteso sconto sulla Tari. Tutte le bollette saranno alleggerite del 65 per cento. Sconto lineare che equipara commercianti, artigiani a operatori della cultura e associazioni sportive. Per le riduzioni pronti i 285mila euro dati dal governo al Comune di Nuoro, col decreto “sostegni-bis”. Ma ci sono altri 500mila euro avanzati dall’annualità 2020.
L’amministrazione civica ha definito metodo di ripartizione e platea degli interessati con i rappresentanti delle categorie, due giorni fa in municipio. Tra queste ultime, presenti Confcommercio, Cna, Confesercenti, Confartigianato e Confindustria. Per l’amministrazione le assessore della Programmazione economica e Attività produttive, rispettivamente Rachele Piras ed Eleonora Angheleddu. Per questo ultimo settore, al tavolo la presidente della commissione, Giovanna Obinu, e la collega del settore Bilancio, Maria Boi.
Il risultato dell’accordo sarà ratificato domani sera dal Consiglio comunale. La questione della riduzione della Tari per le attività produttive colpite dalle restrizioni per la pandemia era in ballo da un mese. Ma per definire riduzioni e beneficiare si è aspettato che ci fosse l’ufficialità del contributo governativo. Ai dirigenti delle organizzazioni dei produttori l’amministrazione ha portato una proposta discussa in giunta e in commissione. Su quella è iniziato il confronto. Chiuso con la scelta di adottare il criterio del taglio del 65 per cento in bolletta.
«Questa soluzione – ha spiegato la presidente Boi – tiene conto nel modo più rapido delle difficoltà incontrate dalle attività produttive. Perché è fondamentale – ha aggiunto – intervenire subito per dare sostegno al tessuto produttivo». Del monte finanziario disponibile (785mila euro) ne sarà utilizzato l’85 per cento, mentre la restante parte, spiega ancora Maria Boi, «andrà a costituire un fondo di riserva, a cui si potrà accedere con specifica istanza motivata».
Il dopo incontro di martedì tra le sigle delle imprese artigiane e del commercio ondeggia tra la soddisfazione e qualche recriminazione. Gian Luca Deriu, direttore provinciale Confcommercio: «In linea di massima siamo soddisfatti – afferma – perché quello che fa bene alle imprese, va bene anche a noi». Qualche remora invece in casa di Confesercenti. Il direttore dell’area Nuoro-Ogliastra, Gian Battista Piana: «Ci saremmo aspettati qualcosa più, per quelle categorie e attività, dal barista, al ristoratore, all’estetista, che hanno perso ogni possibilità di guadagno. Invece – aggiunge – il trattamento non è stato diverso rispetto ad attività, cito l’associazionismo sportivo culturale, certo di valore, ma nei quali il blocco dell’attività non ha comportato il venir meno del reddito necessario per vivere».
La Confindustria al tavolo con il direttore Luigi Ledda: «Da parte nostra nessuna obiezione, sulla scelta di andare incontro prima di tutto ad artigiani e commercianti. Mentre tra i nostri soci, nel 2021 non si sono avute grosse difficoltà – ha ricordato – considerato che il settore specifico è quello manifatturiero».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
L’amministrazione civica ha definito metodo di ripartizione e platea degli interessati con i rappresentanti delle categorie, due giorni fa in municipio. Tra queste ultime, presenti Confcommercio, Cna, Confesercenti, Confartigianato e Confindustria. Per l’amministrazione le assessore della Programmazione economica e Attività produttive, rispettivamente Rachele Piras ed Eleonora Angheleddu. Per questo ultimo settore, al tavolo la presidente della commissione, Giovanna Obinu, e la collega del settore Bilancio, Maria Boi.
Il risultato dell’accordo sarà ratificato domani sera dal Consiglio comunale. La questione della riduzione della Tari per le attività produttive colpite dalle restrizioni per la pandemia era in ballo da un mese. Ma per definire riduzioni e beneficiare si è aspettato che ci fosse l’ufficialità del contributo governativo. Ai dirigenti delle organizzazioni dei produttori l’amministrazione ha portato una proposta discussa in giunta e in commissione. Su quella è iniziato il confronto. Chiuso con la scelta di adottare il criterio del taglio del 65 per cento in bolletta.
«Questa soluzione – ha spiegato la presidente Boi – tiene conto nel modo più rapido delle difficoltà incontrate dalle attività produttive. Perché è fondamentale – ha aggiunto – intervenire subito per dare sostegno al tessuto produttivo». Del monte finanziario disponibile (785mila euro) ne sarà utilizzato l’85 per cento, mentre la restante parte, spiega ancora Maria Boi, «andrà a costituire un fondo di riserva, a cui si potrà accedere con specifica istanza motivata».
Il dopo incontro di martedì tra le sigle delle imprese artigiane e del commercio ondeggia tra la soddisfazione e qualche recriminazione. Gian Luca Deriu, direttore provinciale Confcommercio: «In linea di massima siamo soddisfatti – afferma – perché quello che fa bene alle imprese, va bene anche a noi». Qualche remora invece in casa di Confesercenti. Il direttore dell’area Nuoro-Ogliastra, Gian Battista Piana: «Ci saremmo aspettati qualcosa più, per quelle categorie e attività, dal barista, al ristoratore, all’estetista, che hanno perso ogni possibilità di guadagno. Invece – aggiunge – il trattamento non è stato diverso rispetto ad attività, cito l’associazionismo sportivo culturale, certo di valore, ma nei quali il blocco dell’attività non ha comportato il venir meno del reddito necessario per vivere».
La Confindustria al tavolo con il direttore Luigi Ledda: «Da parte nostra nessuna obiezione, sulla scelta di andare incontro prima di tutto ad artigiani e commercianti. Mentre tra i nostri soci, nel 2021 non si sono avute grosse difficoltà – ha ricordato – considerato che il settore specifico è quello manifatturiero».
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