La Nuova Sardegna

Nuoro

Operazione Mare sicuro: quattrocento controlli

di Alessandro Farina
Operazione Mare sicuro: quattrocento controlli

Bosa. Il bilancio delle iniziative di prevenzione condotte dalla Guardia costiera Riscontrate sanzioni per 8mila euro. Quattro i soccorsi: salvate 8 persone

06 ottobre 2021
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BOSA. I dati dell’operazione Mare Sicuro 2021 tracciano un incremento dell’attività di prevenzione della guardia costiera di Bosa nell’ampio tratto di mare e costa fra Porto Tangone a Nord e Santa Caterina a Sud. Per il tenente di vascello Fabrizio Frascella, tre le priorità e gli obiettivi da raggiungere nei mesi probabilmente di fine comando nella circoscrizione marittima che ha come base operativa la palazzina in stile liberty che si affaccia sul porto fluviale alla foce del Temo. Riscrivere e adeguare alle attuali esigenze, anche alla luce delle indicazioni delle esercitazioni in porto svolte con i vigili del fuoco, il piano antincendio; adeguare alle attuali normative il piano di raccolta dei rifiuti nell’area portuale, anche in vista dell’apertura del futuro punto di sbarco del pesce; mettere su carta le batimetriche, l’altezza tra il fondale ed il pelo dell’acqua, da registrare nell’area di Cabu d’Aspu e nella rada tra la foce naturale del Temo e la diga che protegge l’imboccatura dell’unico fiume navigabile della Sardegna. Questi gli obiettivi del comandante del Porto di Bosa a medio termine, visto che l’ufficiale delle Capitanerie di Porto ha preso il comando della Guardia Costiera circa un anno e mezzo fa. Intensa l’attività dei militari, sia a terra sia imbarcati sui mezzi in dotazione, nei mesi estivi. Trentadue, praticamente l’intero contingente, gli uomini e donne di Circomare Bosa, tutti addestrati e dotati delle necessarie qualifiche.

Con all’attivo oltre quattrocento controlli, in mare ed a terra. Undici i verbali elevati, pari a quelli del 2020) nell’estate appena trascorsa, con inflitte per varie irregolarità e riscontrate sanzioni per circa ottomila euro. Dagli uffici di Circomare Bosa inoltre sono partite due comunicazioni di notizia di reato alla Procura della Repubblica per occupazione abusiva di suolo demaniale. Dieci le operazioni di assistenza tra giugno e settembre, mentre quattro sono state le operazioni di soccorso in mare con all’attivo il salvataggio di otto persone. Praticamente raddoppiate, si tocca quota 462, rispetto al 2020 le miglia nautiche percorse dal gommone veloce e della motovedetta Sar. Anche perché per dieci giorni i mezzi navali sono stati utilizzati a Porto Alabe per garantire l’ammaraggio dei Canadair ed il riempimento dei cestelli in dotazione agli elicotteri durante lo spegnimento del gigantesco rogo di fine luglio. Quasi mille invece i km percorsi dai mezzi a terra, nei controlli previsti nell’ampio tratto di costa tra Bosa, Magomadas, Tresnuraghes e Santa Caterina. Circomare Bosa ha partecipato a operazioni in collaborazione con la polizia, per il sequestro di prodotti ittici su alcuni mezzi fermati, tra cui quello di circa 40 chili di aragoste sotto taglia. Tra le novità del 2021 il ritorno nella rada dell’isola Rossa delle imbarcazioni alla fonda, prima vietata per ragioni di tutela anche ambientale, ora permessa ma solo ai natanti dotati di casse di ritenzione, cioè di cisterne per la raccolta delle acque nere.

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