La Nuova Sardegna

Nuoro

Chiara Gatti è la nuova direttrice del museo Man di Nuoro

Paolo Merlini
Chiara Gatti resterà alla guida del Man per tre anni
Chiara Gatti resterà alla guida del Man per tre anni

La commissione l'ha scelta fra quattro candidati: due dei tre autori del ricorso non si sono presentati

02 febbraio 2022
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NUORO. Da ieri primo febbraio il museo Man ha un nuovo direttore, il quarto della sua storia poco più che ventennale. È Chiara Gatti, una figura nota del mondo dell’arte per la sua attività poliedrica: storica e critica d’arte, ha diretto musei, cura mostre internazionali, ed è conosciuta da un pubblico più vasto soprattutto come saggista e giornalista: da vent’anni firma critiche d’arte e recensioni di mostre per il quotidiano la Repubblica e i suoi supplementi, in passato ha inoltre collaborato con il mensile Arte di Mondadori; come saggista ha una produzione ugualmente vasta ed è autrice di varie voci nell’enciclopedia Treccani. Conosce bene il museo Man, dove negli anni scorsi ha curato due mostre: la prima, nel 2014, sullo scultore Alberto Giacometti, la seconda, nel 2018, sulle donne futuriste.

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Il ricorso. Sono state proprio queste due mostre, che si sono svolte sotto la direzione del museo di Lorenzo Giusti, a coinvolgerla suo malgrado in un caso legato appunto alla nomina del nuovo direttore. Tre dei candidati ammessi per titoli alla selezione finale del bando avevano infatti ricusato due componenti della commissione (lo stesso Giusti e Gabriella Belli) perché ritenevano che Chiara Gatti avrebbe potuto trarre vantaggio dai rapporti di collaborazione con l’ex direttore del Man e, per un’intervista e la partecipazione comune a un dibattito, con Belli, direttrice dei musei civici di Venezia. La Provincia di Nuoro, alla quale fa capo dal punto di vista amministrativo il museo, aveva respinto l’obiezione dei tre candidati giudicandola priva di fondamento, ma Giusti e Gabrielli avevano comunque rassegnato le dimissioni dalla commissione per evitare ogni polemica futura. Al loro posto, come esperte, erano subentrate Angela Tecce, presidente del Museo Madre di Napoli, membro del Comitato scientifico della Collezione della Farnesina, e la storica dell’arte Anna Mattirolo, codirettrice delle Scuderie del Quirinale, la prestigiosa sede espositiva capitolina in capo al ministero della Cultura.

La prova d’esame. Il colloquio con la commissione si è svolto ieri mattina in Provincia. Non tutti, fra candidati ed esaminatori, erano presenti fisicamente, e dunque si è ricorso come prevedono le norme anche a collegamenti online. Erano attesi sei candidati, ma ne erano presenti solo quattro: due dei tre autori del ricorso contro Giusti e Belli (e indirettamente contro Gatti), Efisio Carbone e Davide Mariani, hanno preferito non partecipare più al concorso come avevano comunicato alla Provincia prima dell’orale. Era invece presente Concettina Ghisu (Caterina all’anagrafe), che al termine del colloquio con gli esaminatori si è classificata al terzo posto in graduatoria. Ogni candidato ha dovuto rispondere a quattro domande, estratte a sorte, una delle quali in inglese. Gli esaminatori hanno ascoltato le risposte di ciascun candidato senza interagire o porre altri quesiti, e poi hanno preso la loro decisione, che ha visto appunto Chiara Gatti classificarsi al primo posto in graduatoria. Merito del colloquio, certo, ma anche del ricco e variegato curriculum dell’esperta d’arte nata a Luino, cittadina in provincia di Varese che si affaccia sul Lago Maggiore. Ed è per questa destinazione che la neodirettrice è ripartita al termine del colloquio, rimandando alla videoconferenza che terrà questa mattina ogni dichiarazione.

L’ex direttore. Proprio ieri intanto Luigi Fassi, che ha terminato il suo triennio da direttore (più una proroga di alcuni mesi) a dicembre, è stato nominato direttore di Artissima, la fiera internazionale d’arte contemporanea che si svolge ogni anno a Torino, la sua città. Resterà in carica tre anni e firmerà la sua prima edizione a settembre.

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