La Nuova Sardegna

Nuoro

Terremoto in Comune

Nuoro, l’assessora dimissionaria Fausta Moroni: «Non c’è più il consenso della città»

di Alessandro Mele
Nuoro, l’assessora dimissionaria Fausta Moroni: «Non c’è più il consenso della città»

La replica del sindaco Andrea Soddu: «Nulla da commentare, vado avanti con il lavoro, con impegno e serenità»

01 marzo 2024
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Nuoro Terremoto in Comune all’indomani delle elezioni regionali. La giunta del sindaco Andrea Soddu perde pezzi, si dimette l’assessora comunale ai Servizi sociali Fausta Moroni: «L’esito elettorale del sindaco delegittima anche me a stare seduta sui banchi della giunta, non c’è più il consenso della città».

L’ormai ex componente dell’esecutivo non usa mezzi termini per spiegare il suo allontanamento: «Qualcosa si è perso, è venuta meno la capacità di fare autocritica, la capacità di fermarsi e valutare se la strada che si stava percorrendo fosse quella giusta, la volontà di mettersi in discussione. Negli ultimi tempi – ha commentato e scritto Fausta Moroni, in una lettera indirizzata al primo cittadino –, la nostra amministrazione ha avuto un inesorabile e innegabile calo di consensi che ha avuto come conseguenza anche il passaggio di tre consiglieri appartenenti al nostro gruppo politico al gruppo misto, forse perché per troppo tempo tenuti fuori dai processi decisionali».

Poi un passaggio sulla scelta di Soddu di candidarsi al consiglio regionale: «Il risultato elettorale ottenuto – ha detto l’ex assessora – non fa che rafforzare in me l’idea che la nostra amministrazione non ha più la fiducia dei cittadini che nel 2020 ci hanno votato. Non sento di avere più il consenso che mi ha portato a svolgere questo importantissimo ruolo, e soprattutto non sento più di fare parte di una squadra, requisito imprescindibile perché si possa lavorare verso un obiettivo comune».

La presa di distanze di Fausta Moroni dal sindaco Andrea Soddu non è esattamente un fulmine a ciel sereno. Lei che era considerata una dei suoi fedelissimi, insieme a Fabrizio Beccu, Valeria Romagna e Rachele Piras, infatti, è stata l’unica a non essere mai apparsa negli incontri di campagna elettorale di queste ultime elezioni regionali, né ha mai effettuato alcun intervento pubblico a sostegno del sindaco di Nuoro. Le dimissioni non fanno altro che confermare che avesse un pensiero diverso rispetto ai suoi ex compagni dell’esecutivo, circa la scelta di Soddu di schierarsi con la coalizione che sosteneva Renato Soru alla carica di governatore della Sardegna.

Sulle dimissioni di Moroni, il sindaco risponde però in maniera glaciale: «Non ho niente da commentare» e aggiunge, allontanando in parte l’ipotesi di dimettersi dopo lo schiaffo subito qualche giorno fa nelle urne elettorali della sua città: «Fino a prova contraria sono il sindaco eletto nel 2020 per governare. Sono tanti i temi e le questioni sul nostro tavolo, alle quali io per primo sto lavorando come sempre e con molta serenità e impegno. Per le valutazioni politiche – conclude Soddu –, c’è tempo. Certamente vanno affrontate con tranquillità d’animo e senza alcun colpo di testa post elezioni regionali». In giunta c’è chi si dimette e chi la pensa in modo diverso, è il caso del vice sindaco e assessore comunale ai Lavori pubblici, Fabrizio Beccu: «Aspetto e seguo quelle che saranno le scelte del sindaco, anche io nel 2020 ho preso i voti per amministrare e quindi ritengo che ci siano le condizioni per andare avanti».

Per Beccu l’esito di Andrea Soddu alle elezioni regionali non ha alcuna incidenza sulla politica cittadina: «Non la penso come Fausta Moroni – afferma il vice sindaco –, abbiamo fatto tante cose importanti per questa città, compreso nell’ambito delle politiche sociali. Il risultato elettorale del sindaco, è dovuto a una campagna elettorale troppo breve al fianco di Renato Soru in una scelta nuova e già coraggiosa di per sé, una scelta che ha seminato per il futuro. Con un anno di campagna elettorale forse sarebbe andata diversamente e il risultato sarebbe stato un altro».

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